Pusher di stile e aspirante cameriera di classe condividono una storia d’amore con appartamento annesso. Simon e Lisa si amano profondamente ma il destino li vuole separati. Una serata andata oltre costringe lo spacciatore a lasciare Francia e donna per salvarsi la pelle. Tre anni dopo la donna ha sposato Leo, un uomo molto abbiente, e conduce una vita serena ma senza trasporto. I due vogliono adottare un figlio per sopperire alla passione ma nella vita di Lisa ricompare improvvisamente Simon complicando tutto. L’amore della cameriera verso il suo ex è molto forte e i due vorrebbero riprendere da dove si erano fermati. Leo e la sua gelosia faranno di tutto per fermare le intenzioni dei perfetti innamorati.
Amanti è un film di Nicole Garcia che viaggia a metà tra il melodramma e il noir. L’impianto della vicenda è classico e regge sulla capacità di non lasciarsi mai andare a sentimentalismi superflui. Il cinema della Garcia è molto freddo e onesto, le sue scelte hanno la forza di proporre senza imporre gli avvenimenti. Ci si concentra sulla figura di Lisa e sulla sua propensione a vivere il limite pur conoscendone le trappole. La storia con Simon soddisfa le esigenze di una donna inquadrata e ligia al dovere, una volta persa chiunque sarebbe contorno. Leo è il pragmatismo dell’operatrice alberghiera che capisce quanto sia necessaria la quiete, soprattutto economica, per far fronte alla vita . Una volta conquistata la serenità apparente Lisa manifesterà l’insofferenza da sempre insita in lei.
Simon e Leo sono due facce di una medaglia, due stili di vita cui accompagnarsi e da cui essere fagocitata. Amanti riflette sulla passione e la presenta in forma di eterno ritorno , di tempi e di volontà . Contrapponendo la figura di Leo, un uomo adulto, a un mezzo criminale la regista vuole dipingere un’anima, quella di Lisa, che non è in grado di decidere a pieno e sceglie di non farlo. Allo stesso modo Leo diventerà geloso solo quando il rischio di naufragio della coppia si farà reale.
Anime che provano sentimenti solo in situazioni estreme per un film ben sceneggiato e recitato secondo tradizione. La rappresentazione borghese di una vicenda ai confini della follia riesce a intrattenere senza brillare ne guastare. Garcia fa cinema classico e lo propone in maniera discreta, confeziona una vicenda da fotoromanzo di classe che attira curiosità attraverso la profonda imperfezione di tutti i personaggi.