I magistrati della Corte di appello della Santa Sede hanno emesso una sentenza condannando don Gabriele Martinelli a 2 anni e 6 mesi di reclusione per il reato di ‘corruzione di minore’ nei confronti di un allievo del Preseminario Pio X di Roma. La decisione rappresenta un vero e proprio colpo di scena, contraddicendo la precedente assoluzione di don Martinelli e del rettore dell’istituto religioso gestito dalla Diocesi di Como, pronunciata in prima istanza. L’avvocato Laura Sgrò, difensore di parte civile, ha reso nota la notizia proveniente dalla Città del Vaticano. La vicenda, dalle tinte oscure, è stata portata alla ribalta poiché dal Preseminario Pio X provenivano i ‘chierichetti del Papa’, incaricati di assistere durante le messe a San Pietro. Il giornalista Gianluigi Nuzzi fu il primo a scoperchiare il vaso di Pandora nel suo libro ‘Peccato originale’, seguito da alcune trasmissioni televisive de ‘Le Iene’. Nel 2017, il Vaticano decise di avviare le indagini, che nel 2019 portarono al rinvio a giudizio di don Gabriele Martinelli. Va notato che il rinvio a giudizio fu reso possibile grazie all’intervento di Papa Francesco, il quale rimosse la causa di improcedibilità che avrebbe impedito l’avvio del procedimento a causa del mancato rispetto dei termini di presentazione della querela da parte della persona offesa.
Il principale accusatore di don Martinelli è stato Kamil Tadeusz Jarzembowski, un giovane ex studente polacco del Preseminario Vaticano. Dopo aver preso la decisione di lasciare l’istituto, Jarzembowski scrisse una lettera a Papa Bergoglio denunciando di “essere stato testimone di atti sessuali”. L’avvocato Sgrò ha definito la sentenza come storica, sottolineando che dopo tanti anni non solo i fatti sono stati riconosciuti, ma anche il patimento e il dolore del suo assistito sono finalmente stati giustiziati.
Nel processo di primo grado, sia don Martinelli, allora accusato di violenza sessuale, sia don Enrico Radice, ex rettore del Preseminario, accusato di favoreggiamento, erano stati prosciolti. Gli eventi oggetto del processo sono avvenuti tra il 2007 e il 2012, a danno di L.G., compagno di don Martinelli, sette mesi più giovane. Questa è la prima volta che in Vaticano viene pronunciata una condanna per abusi commessi sul territorio vaticano stesso.Il Preseminario San Pio X, che ospita i chierichetti del Papa, è affiliato alla diocesi di Como, che gestisce l’istituto attraverso l’Opera don Folci. Nel comunicato diffuso il 6 ottobre 2021, in seguito alla sentenza di assoluzione di primo grado, la Diocesi di Como, guidata dal vescovo (ora cardinale) Oscar Cantoni, aveva espresso vicinanza e solidarietà alle persone colpite dalla vicenda. La Corte di appello, tuttavia, ha ora messo tutto in discussione, almeno per quanto riguarda don Gabriele Martinelli.