A San Gemini riparte il 1° ottobre la Rossiniana di OperaInCanto con la Petite Messe solennelle, ultimo grande capolavoro di Gioachino Rossini. Seguiranno altri tre interessanti programmati ad Amelia e Terni. ci sarà una serata dedicata a Rossini affiancato da musicisti contemporanei ed un ‘Barbiere’ riletto e riproposoto per i più giovani. Chiusura con lo straordinario duo Canino-Ballista.
All’Abbazia di San Nicolò a San Gemini la Petite Messe Solennelle.
Il primo appuntamento è domenica 1 ottobre alle 17.30 nell’ Abbazia di San Nicolò a San Gemini con la Petite Messe solennelle, ultimo grande capolavoro di Rossini, scritto a settantuno anni, nel 1863. E’ uno dei capolavori più grandi di tutta la storia della musica nella quale traspaiono in filigrana tratti di quella angoscia esistenziale che colpì in vecchiaia Rossini. Ad interpretare questo capolavoro sarà un compagnia di canto molto esperta per questo repertorio. Nello specifico il soprano Elisa Cenni, il contralto Diana Bertini, il tenore Roberto Iachini Virgili e il basso Federico Benetti. Al loro fianco la Corale Amerina, Emanuele Grigioni al pianoforte e Gabriele Catalucci all’armonium. A dirigere sarà l’esperta bacchetta di Giovanni Battista Rigon, interprete esperto e raffinato che nel 2012 si è aggiudicato il prestigioso Premio “Abbiati”, assegnato dalla critica musicale italiana ai migliori interpreti dell’anno.
Rossini, Maderna e un satellite. Tra Rossini e il contemporaneo.
Il secondo appuntamento è previsto per giovedì 5 ottobre presso il Teatro Secci di Terni. Sono previste due recite; alle 10.30 per i ragazzi delle scuole e alle 21. 00 per il pubblico “normale”. Il titolo è enigmatico e affascinante: Rossini, Maderna e un satellite. Il concerto si aprirà con Serenata per una satellite, il brano più significativo di uno dei più importanti compositori della seconda metà del secolo scorso, Bruno Maderna, che chiuderà anche il il concerto con il suo Venetian journal.
Al centro del programma troneggerà Rossini ma visto con gli occhi di alcuni compositori contemporanei, che sono partiti dalla sua musica per scrivere qualcosa di nuovo. Ci saranno brani di Azio Corghi, Petit caprice (stile Offenbach) libera trascrizione per violino solo dei rossiniani Caprices de vieillesse. L’occasione sarà anche un ricordo del compositore scomparso lo scorso anno. Accanto a queste musiche tre nuovissimi brani espressamente commissionati da OperInCanto per questa festival. Sono tutti apprezzati musicisti che si sono ispirati a Rossini: come Daniele Carnini, Fabrizio De Rossi Re e Roberta Vacca. Gli intepreti saranno il tenore Carlo Putelli, il violinista Vincenzo Bolognese attuale primo violino dell’Opera di Roma e Fabio Maestri, direttore artistico della manifestazione, che guiderà l’Ensemble In Canto . La parte visiva sarà affidata a Carlo Fiorini.
Rossini con un ‘Barbiere’ per i ragazzi
Giovedì 12 ottobre alle 10.00 e alle 11.30 si passerà al Palazzo Petrignani di Amelia. Sarà una mattinata interamente dedicata ai ragazzi delle scuole. Per loro sarà riservata la pocket-opera Un barbiere a Siviglia, chiaramente tratta dal rossiniano Barbiere. A raccontare l’azione ci sarà Michele Suozzo voce nota ai radioascoltatori per La Barcaccia di cui è autore e conduttore. I cantanti saranno Giada Frasconi (Rosina), Paolo Pellegrini (Almaviva) e Dario Ciotoli (Figaro) che saranno accompagnati dalla pianista Maria Teresa Ferrante.
Gran finale con il Duo Canino-Ballista
Finale con i fuochi d’artificio quello previsto per OperaInCanto 2023. Sabato 14 ottobre alle 17.30 sul palco del Teatro Secci di Terni saliranno due pianisti tra i più importanti del mondo musicale italiano. Si tratta di Bruno Canino e Antonio Ballista, entrambi ultraottantenni che assieme formano uno dei sodalizi artistici può longevi di sempre. Sono più di sessanta anni, infatti, che i due strumentisti suonano in duo fin da quando erano studenti di conservatorio.
Per la conclusione di questa sublime “Rossiniana” hanno preparato un programma speciale, ovviamente imperniato su Rossini. Proporranno una ricca scelta dei tanti pezzi brevi e geniali che Rossini compose negli ultimi quarant’anni di vita, dopo aver chiuso con l’opera. A questi brani intercaleranno trascrizioni e rielaborazioni di Rossini ideate da Arnold Schoenberg all’inizio del secolo scorso e da Azio Corghi in anni recenti. Sicuramente un concerto imperdibile.