“Come risultato di una brillante operazione, la roccaforte russa di Andriivka è stata circondata, isolata e distrutta in due giorni. Sottolineamo come la 72° Brigata russa di Fucilieri Motorizzati è stata completamente annientata”. Questo il comunicato della 3° Brigata Ucraina, che dopo mesi di combattimenti è riuscita a spezzare il fianco sinistro dello schieramento delle truppe del Cremlino immediatamente a sud di Bakhmut.
Durante l’offensiva invernale, l’Esercito della Federazione Russa che aveva conquistato Bakhmut aveva stabilito il suo fronte occidentale lungo il tratto della linea ferroviaria che da Horlivka porta in quella città, trincerandosi nei tre insediamenti che la ferrovia percorre: Klishiivka, Andriivka e Kurdyumivka. Ora gli ucraini hanno raggiunto la massicciata ferroviaria ad Andriivka. A Klishiivka i russi, dopo un fallito tentativo di contrattacco, si sono ritirati ieri sera dalle ultime case (diroccate) dell’insediamento e resistono fieramente lungo la ferrovia, lo stesso vale per l’insediamento di Kurdyumivka, il più importante tatticamente, perché molto vicino all’autostrada che da Horlivka porta a Bakhmut, un’arteria indispensabile ai russi per rifornire la loro guarnigione nella ex-città conquistata.
Kurdyumivka è un luogo difficile da attaccare
collocato su un’altura e circondato da corsi d’acqua viene difeso dalla 57° Brigata di Fucilieri Motorizzati della Guardia, dal 1428° Reggimento, dal Reggimento Akhmat e dal Battaglione San Giorgio dell’Esercito Russo. Eppure la 28° Brigata Ucraina, avanzando e combattendo per l’intera estate, è riuscita a raggiungere il centro abitato. Anche qui le forze russe ora si difendono sulla linea ferroviaria. La riconquista di Andriivka ci dimostra come la guerra di attrito, (una guerra in cui sembra “che non succeda mai niente”) possa improvvisamente trasformarsi in guerra di manovra. Per mesi e mesi la 28° Brigata ucraina e la 72° Brigata russa si sono date battaglia in quest’area, in una serie continua di attacchi e contrattacchi che lasciavano il fronte sostanzialmente invariato; poi, nel giro di 48 ore, la linea russa ha ceduto di schianto.
A determinare il crollo russo, ancora una volta, è stata la logistica
A sud di Bakhmut il sistema stradale che rifornisce il fronte russo è stato battuto instancabilmente dall’artiglieria ucraina e questo ha indebolito i rifornimenti agli uomini in prima linea; a nord di Bakhmut invece, dove i russi possono contare su un più diffuso reticolo di strade, il loro fronte risulta essere più difficile da spezzare. La battaglia di Andriivka non è certo determinante per le sorti della Guerra, ma è importante – oltre che tatticamente – dal punto di vista psicologico. Andriivka fa parte delle conquiste ottenute nel corso dell’offensiva invernale ordinata dal Cremlino, ed è sull’unico fronte – quello di Bakhmut – dove i russi hanno avuto dei risultati. Per prendere Andriivka sono state sacrificate le vite di moltissimi soldati russi e del Gruppo Wagner; ora, dopo tre mesi da quando l’offensiva invernale russa è culminata, Andriivka ritorna in mano ucraina.Una precisazione: Andriivka non esiste più, l’artiglieria ha spianato il paese a livello del suolo. Quando indichiamo le località conquistate dall’una o dall’altra parte nel corso del conflitto non parliamo d’altro se non di cumuli di macerie dove un giorno, sicuramente lontano, forse qualcuno potrà iniziare a ricostruire. Ma purtroppo non è detto che accada.
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