Ustica: Parla anche Claudio Martelli ma racconta altre bugie

Nuova puntata della vicenda Ustica stamattina su Repubblica e stavolta ad essere intervistato è Claudio Martelli ex ministro della Giustizia che rilancia la teoria della battaglia nei cieli che come hanno mostrato le perizie e le sentenze non è mai avvenuta tanto che per i giudici : ” Tutto il resto è fantapolitica o romanzo che potrebbero anche risultare interessanti se non vi fossero coinvolte 81 vittime innocenti”. Oppure, sulla questione del Mig libico: “Tutto il resto è frutto della stampa che si è sbizzarrita a trovare scenari di guerra fredda o calda fino a cercare un (falso) collegamento con la caduta di un aereo Mig di nazionalità libica avvenuto in data successiva”. Come detto per Martelli:  “Fu guerra sui cieli di Ustica. Possibili risposte dagli archivi Usa.Quella sera in volo 21 aerei militari. Non fu una bomba né un missile a danneggiare il Dc9, ma i vortici causati dai caccia”. Martelli a differenza di Giuliano Amato  punta il dito sugli USA: ” A differenza dei francesi, gli americani hanno questa abitudine: a scadenza svuotano gli archivi. L’ho sperimentato anche io potendo consultare nelle carte Fbi la vicenda Falcone. Tutte le comunicazioni dell’ambasciata al Dipartimento di Giustizia sono state desecretate. L’unica via mi sembra imbracciare la armi del diritto e formulare delle domande in grazia di Dio”.  Ieri “l’Associazione per la Verità sul Disastro Aereo di Ustica”in un comunicato stampa ha reso che : “Organizzerà a breve un incontro pubblico cui saranno invitati a parlare tutti coloro che ritengono di aver qualcosa da dire su questa tragedia ancora senza responsabili”.

“Mai come ora è necessario fare chiarezza sulla tragedia di Ustica e mettere tutte le carte in tavola per aiutare tutti gli italiani a capire come stiano realmente le cose. E con questo obiettivo che la nostra Associazione AVDAU organizzerà a breve un incontro pubblico cui saranno invitati a parlare tutti coloro che ritengono di aver qualcosa da dire su questa tragedia ancora senza responsabili. Finalmente ci si potrà confrontare nell’auspicio – nella certezza da parte nostra – di poter giungere finalmente ad una verità condivisa”.

“Ovviamente Giuliano Amato sarà il relatore più atteso così da poter porre a lui le domande a tutt’oggi senza risposta. Così come pure Daria Bonfietti potrà finalmente dire le sue ragioni in contraddittorio. E via via tutti coloro, giornalisti, studiosi, protagonisti a suo tempo della vicenda, che allora ed oggi si sono espressi senza l’ausilio di un confronto. Confidiamo che un ampio pubblico ci vorrà seguire in presenza o in streaming, per farsi una propria idea dello svolgimento dei fatti. Lo dichiarano Giuliana Cavazza, che perse la madre nell’esplosione del DC 9 Itavia e Flavia Bartolucci, figlia dell’ex Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Lamberto Bartolucci, rispettivamente Presidente Onoraria e Presidente dell’Associazione per la Verità sul Disastro Aereo di Ustica”.

L’ultima follia: Andrea Purgatori uno spazio presso il Museo della Memoria di Ustica a Bologna

Sempre nella giornata di ieri  Giuliana Cavazza, Presidente onorario dell’Associazione per la Verità sul Disastro Aereo di Ustica, e Carlo Dionedi, uno dei pochi sopravvissuti della sala di aspetto della stazione di Bologna esplosa il 2 agosto del 1980 sono stati ricevuti dal Prefetto di Bologna dott. Andrea Visconti. Cavazza e Dionedi, accompagnati dall’On. Carlo Giovanardi, “Hanno rappresentato al Prefetto la loro posizione sulla proposta di dedicare ad Andrea Purgatori uno spazio presso il Museo della Memoria di Ustica a Bologna. Pur riconoscendo a Purgatori il merito di aver tenuto viva la memoria delle stragi, Cavazza e Dionedi hanno chiesto al Prefetto di intervenire perché sia ricordato, come ammesso dallo stesso Purgatori, che gli interventi dello stesso giornalista erano sceneggiature ed opere artistiche senza nessun riferimento a fatti realmente accaduti”.

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