Per l’ex capo di Stato francese Nicolas Sarkozy i guai con la giustizia non finiscono mai. Per l’ex Presidente francese è stato disposto il processo che inizierà nel 2025 dove dovrà rispondere di accuse molto pesanti quali: «Concussione, associazione a delinquere, finanziamento illegale della campagna elettorale e gestione indebita con occultamento di fondi pubblici libici». Con lui alla sbarra ci saranno ad altri dodici imputati, tra cui tre suoi amici ed ex ministri: Claude Guéant (all’epoca braccio destro di Sarkozy) e Brice Hortefeux, entrambi già titolari degli Interni ed Eric Woerth, l’ex tesoriere della campagna presidenziale che nel 2007 lo condusse trionfalmente all’Eliseo.«Fatti salvi eventuali ricorsi – sottolinea la Procura francese – le udienze del processo si terranno tra il 6 gennaio 2025 e il 10 aprile 2025, davanti alla 32ma sezione del Tribunale penale di Parigi»
Le ombre libiche ma mancano le prove
Secondo i magistrati della Procura nazionale francese la vittoria del 2007 si realizzo’ anche grazie a soldi non dichiarati e alla massiccia corruzione. L’accusa sostiene che l’allora dittatore libico Muammar Gheddafi per finanziare la conquista dell’Eliseo da parte di Nicolas Sarkozy mise a disposizione almeno 50 milioni di euro che vennero gestiti dai suoi piu’ stretti collaboratori. Qui occorre ricordare che fino ad oggi non è mai stata mostrata una prova, un versamento o qualsiasi altro documento che supporti la tesi dei magistrati francesi.
L’accusa si regge fondamentalmente su una serie di testimonianze di cittadini libici (alcuni nel frattempo hanno ritrattato in sede istruttoria), che raccontano come i soldi arrivavano a Nicolas Sarkozy in borse che venivano consegnate al ministero degli Interni. Nessuno pero’ hai mai prodotto una fotografia o un video ( la sede del ministero era ed è piena di telecamere), che supporti questa tesi. L’ex Presidente, 68 anni, ha sempre negato ogni addebito e lo ha fatto anche mercoledì scorson un’intervista televisiva diffusa da France Presse : « Non ho nulla da rimproverarmi, non ho sottratto un centesimo». Lo stesso hanno fatto i suoi avvocati hanno che hanno già presentato ricorsi e che sicuramente ricorreranno in appello contro l’eventuale condanna.
La caduta del governo di Silvio Berlusconi nel 2011
L’appuntamento in Tribunale di Sarkozy il cui rinvio a giudizio era stato già stato notificato nel maggio socorso , non ha distratto l’ex Presidente dall’uscita, questa settimana, del suo libro autobiografico ‘Le temps des comabats’ (Edit. Fayard). Nel libro ci sono anche dei passaggi sull’Italia che stanno scatenando una serie di polemiche sul ruoolo avuto da Francia e Germania nella caduta del governo di Silvio Berlusconi nel novembre 2011. Nicolas Sarkozy nel suo libro ammette che lui e la cancelliera Angela Merkel furono decisivi nel far dimettere Silvio Berlusconi dopo aver decretato analoga fine per il greco Papandreu. «Ormai si trattava di salvare la terza economia della zona euro, l’Italia. I tassi di interesse che Roma doveva versare per rifinanziare il suo debito colossale avevano superato un nuovo record, al 6,4%». Mentre stava firmando i libri al termine di una presentazione, Nicolas Sarkozy ha rifiutato di rilasciare commenti sul processo: « Non è adesso che dirò che non ho sottratto un centesimo» L’ex Presidente francese nel 2021 è stato condannato, dopo rinvio a giudizio, a tre anni di carcere (di cui due con la condizionale) sempre per corruzione e pressioni indebite.
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