Si ricomincia.Nel bel mezzo del trambusto generato dalle dimissioni di Mancini da C.T. della Nazionale che ha ulteriormente indebolito una FIGC già sulla graticola per il fallimento mondiale dell’Italia femminile, arriva il paracadute della serie A, discussa, probabilmente in crisi come testimoniato dal calo degli abbonamenti TV, ma in grado di accendere ancora la passione, come confermato invece dal consistente numero di tessere sottoscritte dai tifosi. Proviamo a tracciare un’ipotetica griglia delle 20 squadre in lizza.
Davanti a tutte sicuramente il Napoli campione con la nuova guida Garcia che pare non voler stravolgere il canovaccio tattico di Spalletti.L’attacco resta il più forte del campionato, anche nelle alternative, particolare fondamentale in uno scenario dominato dall’incertezza in questo reparto per le altre grandi del torneo. Anche il centrocampo, dopo l’atto d’amore di Zielinski per i propri colori, è lo stesso dello scorso anno, arricchito da due giovani di talento, lo svedese Cajuste e, soprattutto ,lo spagnolo Gabri Veiga, 11 reti nella scorsa Liga ed ormai ad un passo dai partenopei. La perplessità più grande è legata all’addio di Kim, Governatore della difesa, ma la società di ADL spera di vincere anche quest’anno la sua scommessa con il brasiliano Natan.
Le avversarie più accreditate del Napoli sono a nostro avviso l’Inter e la Juventus
I vice campioni d’Europa possono contare, nonostante l’esito negativo della vicenda Samardzic, sulla mediana più forte del torneo, con gli acquisti di Frattesi, Cuadrado e Carlos Augusto che dovrebbero far dimenticare le partenze di Brozovic e Gosens. L’eventuale arrivo di Pavard darebbe un’importante alternativa al trio italiano in difesa con Sommer che avrà il gravoso compito di sostituire Onana, cercando di evitare le battute a vuoto che hanno spesso contraddistinto la sua carriera. Ma il problema più grande resta in attacco dove i nuovi arrivi Thuram e Arnautovic dovranno migliorare il loro feeling con il gol, mai particolarmente spiccato nella loro carriera, per non lasciare l’ingrato compito sulle spalle di Lautaro.
Per la Juventus gli acquisti più importanti sono costituiti dalle fondamentali conferme di uomini come Rabiot, Chiesa e Vlahovic (quest’ultimo in verità ancora in bilico per il possibile scambio con Lukaku). Manca ancora qualcosa a centrocampo dove la rinascita di Pogba potrebbe essere decisiva per le sorti del team di Allegri. E proprio il tecnico toscano dovrà dare quell’identità tattica e quel coraggio che sono mancati lo scorso anno, con l’eventuale arrivo di Berardi che dovrebbe dare finalmente la spinta verso un modulo più offensivo (3-4-3) aderente alle caratteristiche degli uomini a sua disposizione, con un Chiesa che, svincolato da compiti di copertura, potrebbe finalmente dispiegare tutto il suo talento.
In un’ipotetica terza fila troviamo il Milan, l’Atalanta e le romane
I rossoneri hanno cambiato tanto, anche a livello tattico, e proprio la mancanza di amalgama potrebbe, soprattutto nella fase iniziale, creare problemi di crescita per una squadra con un solo italiano (Calabria) tra i probabili titolari.In mediana sono arrivati giocatori interessanti, come Musa e Reijnders, o vogliosi di riscatto come Loftus-Cheek, ma la partenza di Tonali e il lungo infortunio di Bennacer hanno creato una voragine in regia, dove appare insufficiente la conferma di Krunic. Le cose migliori sono state fatte tra gli esterni d’attacco, dove a Leao si sono aggiunti giocatori di talento (Pulisic, Chukwueze e Okafor), ma manca ancora mentre scriviamo un’alternativa al trentaseienne Giroud, mentre la difesa non è stata ancora rinforzata dopo gli impacci della scorsa stagione.
Le romane
La Lazio vice campione d’Italia ha allungato la sua rosa trovando finalmente un vice Immobile (Castellanos), è arrivato Rovella in regia ma appare pesante la partenza di Milinkovic Savic, il cui probabile sostituto Kamada, per quanto adatto al gioco fraseggiato di Sarri, non sembra in grado di colmare il vuoto lasciato dal serbo, in termini di leadership e capacità realizzativa.Proprio il centrocampo è il reparto dove l’altra società capitolina ha operato i maggiori cambiamenti, con l’ottimo precampionato di Aouar che induce all’ottimismo in un settore ulteriormente rinforzato dagli arrivi di Paredes e Renato Sanches che potrebbe finalmente trovare con Mourinho le condizioni ideali per una definitiva affermazione in linea con il suo grande talento mai del tutto sbocciato. La società giallorosa deve ancora trovare negli ultimi giorni di mercato una punta in grado di sostituire il lungodegente Abraham e tale scelta potrebbe rivelarsi decisiva per un possibile inserimento degli uomini di Mou nella lotta per lo scudetto.
L’Atalanta e la Fiorentina
Di grande respiro anche il mercato dell’Atalanta che dopo gli arrivi di Bakker , Kolasinac e Tourè, ha strappato Scamacca all’Inter e ha ottenuto De Ketelaere dal Milan, due giocatori che potrebbero trovare a Bergamo l’ambiente ideale e l’allenatore giusto per il rilancio dopo un’annata deludente.Per gli orobici qualcosa da sistemare in difesa e sulle fasce ma la squadra di Gasp appare in grado di potere tornare a conquistare un posto nell’Europa più nobile. La Fiorentina di Vincenzo Italiano, che scommette sul recupero di Arthur e sull’esplosione di Beltran e il Torino di Juric, con Bellanova e Tameze in più, cercheranno di inserirsi nella lotta per le posizioni che valgono l’Europa, un traguardo che i tifosi granata sognano da parecchio tempo rimproverando alla proprietà un mercato spesso non altezza di questi obiettivi.
Le cosiddette piccole
Poi la classe media del campionato, rappresentata da Bologna, Sassuolo, Monza, Udinese e Genoa, con quest’ultima che si candida a squadra rivelazione in virtù degli acquisti di Malinovskyi, Messias e, soprattutto Retegui, che già nella prima uscita in Coppa Italia ha confermato il suo grande potenziale e l’innato senso del gol che gli ha fatto conquistare la Nazionale e che probabilmente susciterà i rimpianti di qualche big che non ha creduto in lui. Il primo obiettivo di queste squadre sarà la conquista dei fatidici 40 punti che valgono la salvezza, il cui raggiungimento avrà il valore di uno scudetto per Empoli, Lecce, Verona, Salernitana e le neopromosse Cagliari e Frosinone, con i sardi che spenderanno il valore aggiunto rappresentato dall’esperienza di Ranieri. Ora la parola al campo, con le prime tre giornate che inevitabilmente saranno condizionate dal mercato ancora in corso, tra giocatori con la valigia in mano ed altri delusi per una mancata partenza.
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