Santa Cecilia inaugura nel nome di Hector Berlioz

All’Auditorium Parco della Musica il Requiem diretto da Antonio Pappano omaggio ai 150 anni dalla morte di Hector Berlioz

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Un disegno che ricorda l'esecuzione del Requiem di Berlioz con lo straordinario organico

La Stagione Sinfonica 2019-2020 di Santa Cecilia parte in grande stile con il Requiem di Hector Berlioz capolavoro di raro ascolto. Sul podio Antonio Pappano che guiderà l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. E’ prevista anche la partecipazione dei Cori di Santa Cecilia e del San Carlo di Napoli ed anche della Banda della Polizia di Stato. Tra gli esecutori il tenore Javier Camarena uno dei cantanti più in vista di oggi.

 

Un ricordo di Hector Berlioz per i 150 anni dalla morte

L’Accademia Nazionale di Santa Cecilia ha voluto ricordare i 150 anni dalla morte di Hector Berlioz con uno dei suoi capolavori più importanti: la Grande messe des morts. Un Requiem che sarà la grande inaugurazione della Stagione Sinfonica 2019-2020 dell’Accademia di Santa Cecilia che sarà illuminata dalla bacchetta di Antonio Pappano per un appuntamento irrinunciabile per tutti gli appassionati.

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Il musicista Hector Berlioz in una foto d’epoca

L’anno di Berlioz

Il Requiem di Berlioz sarà, per Santa Cecilia, l’elemento di punta per l’anno 2019, dichiarato Anno di Berlioz. Infatti  l’istituzione romana vuole ricordare il grande musicista francese con altre sue composizioni inserite nei programmi del mese di ottobre.  Nel concerto del 17 (repliche 18 e 19) ci sarà l’Ouverture del Benvenuto Cellini e la Sinfonia Fantastica con Pappano. Nel concerto del 24 (repliche 25-26) l’Ouverture da Béatrice et Bénédict affidata a Mikko Franck. Senza dimenticare, a tal proposito, la mirabile interpretazione dello scorso marzo di John Eliott Gardiner dell’Ouverture il Carnevale Romano e di Aroldo in Italia op. 16.

La Grande messe des morts il monumentale Requiem di Berlioz

La Grande messe des morts, op. 5  è un requiem monumentale composto da Berlioz su testo latino nel 1837. E’ scritto per un organico molto sostanzioso ed eccentrico che prevede un tenore, un coro misto, e una nutrita orchestra della quale una parte fuori scena. Inoltre la prima assoluta ebbe luogo a Saint-Louis des Invalides a Parigi il 5 Dicembre 1837 e dedicata alla memoria del generale Damrèmont caduto, pochi giorni prima il 12 ottobre, nella presa di Costantina. L’organico utilizzato all’epoca comprendeva ben 450 tra strumentisti e coro.

L’esecuzione di Santa Cecilia

All’Auditorium Parco della Musica, per il concerto del 10 ottobre, con repliche l’11 e 12, l’organico non sarà così numeroso ma prevederà comunque una non comune messa in campo di mezzi.  Infatti Antonio Pappano dal podio della Sala Santa Cecilia guiderà più complessi. L’Orchestra e Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, il Coro del Teatro di San Carlo di Napoli e la Banda musicale della Polizia di Stato. A questo strepitoso organico si aggiungerà una delle stelle del canto di oggi, il tenore messicano Javier Camarena, che per questa occasione sarà al debutto romano.

Infine questo attesissimo concerto farà registrare un altro debutto, quello di Piero Monti, recentemente nominato maestro del Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, chiamato quindi ad una prova impegnativa. Il coro del Teatro di San Carlo sarà diretto da Gea Garatti Ansini.