Tapestry, multinazionale newyorkese compra Capri, la holding di Versace Jimmy Choo e Micheal Kors. L’ operazione vale 8,5 miliardi di dollari e da’ vita ad una realtà presente in tutto il mondo con utile operativo di 2 miliardi di dollari per il 2022. John D. Idol, presidente e amministratore delegato di Capri Holdings, ha parlato di ‘testimonianza di tutti i risultati raggiunti dai loro team. ‘Unendoci a Tapestry, avremo maggiori risorse e capacità per accelerare l’espansione della nostra portata globale, preservando il dna unico dei nostri marchi” ha affermato Idol.
Chiediamo cosa accadrà in concreto, con questa operazione finanziaria nel mondo del lusso, alla apprezzata fashion journalist Barbara Odetto, collaboratrice di importanti testate nazionali e internazionali.
Siamo di fronte a un’importante operazione finanziaria i cui numeri sono da capogiro. Con Capri Holdings – come dicevamo società madre di Versace, Jimmy Choo e Michael Kors – la multinazionale newyorkese proprietaria di Coach, Kate Spade e Stuart Weitzman si espanderà in oltre 75 paesi. Oltre a posizionarsi tra i giganti mondiali del luxury, secondo le previsioni, la fusione darà lavoro a 33.000 nuovi dipendenti. Un aspetto importante, considerando che l’economia globale è stagnante in diversi settori. Sono previsti entro un triennio, con l’utilizzo dei risparmi sui costi operativi, di realizzare in sinergie oltre 200 milioni di dollari.
Operazioni del genere sono già state effettuate ?
L’operazione Tapestry-Capri non è la prima di questo 2023 che si sta dimostrando un anno determinante per il fashion. Nel primo semestre, infatti, ci sono già state 28 tra fusioni e acquisizioni, con un aumento rispetto all’anno precedente del 21,7%. Tra queste l’acquisizione del gruppo tedesco di gioielleria Christ da parte di Morellato, Prada ed Ermenegildo Zegna che sono entrati con una quota di minoranza nell’azienda di filati haut de gamme Fedeli e Kering che ha acquisito il 30% di Valentino.
Cosa ritiene cambierà per il mondo del fashion ?
Ritengo che questa importante operazione non andrà ad intaccare l’immagine, già molto forte e ben radicata, dei brand coinvolti. A mio giudizio si tratta di un’azione finanziaria che rispetterà comunque lo stile e la filosofia dei diversi marchi, ognuno dei quali ha una clientela fidelizzata. Si creerà, come ha dichiarato Joanne Crevoiserat, amministratore delegato di Tapestry, “una realtà forte, una nuova potente casa del lusso globale con opportunità uniche per generare valore aggiunto per i nostri consumatori, i nostri dipendenti e gli azionisti di tutto il mondo”.
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