Il giallo sulla rivendicazione dell’omicidio di Fernando Villavicencio

L’organizzazione criminale Los Lobos ( I Lupi) legata al cartello messicano di Jalisco, ha rivendicato con un video su Twitter l’assassinio dell’aspirante presidente Fernando Villavicencio ucciso  a colpi di pistola alla fine di un comizio in una scuola della capitale, Quito. Settimane prima di questo crimine, Villavicencio aveva ricevuto minacce da José Adolfo Macías Villamar , alias ” Fito “, identificato come il presunto leader della banda “Los Choneros”, che ha legami con il cartello messicano di Sinaloa . La presenza di cartelli messicani in Ecuador era stata confermata dallo stesso Fernando Villavicencio nel maggio 2023 quando in un’intervista rilasciata alla CNN en Español parlo’ dell’l’influenza del cartello di Sinaloa e del CJNG nel paese sudamericano: “Oggi l’Ecuador è in mano a Jalisco Nueva Generación, al cartello di Sinaloa – entrambi messicani – e anche alla mafia albanese”, disse il giornalista. Fu quindi lui a rivelare il legame tra la criminalità organizzata in Messico e in Ecuador.

Il video della rivendicazione 

Il video diffuso ieri mostra una ventina di uomini incappucciati: uno di loro legge una nota a nome dei leader del gruppo e avverte il popolo ecuadoriano «che prenderanno misure forti contro i politici corrotti che non mantengono le promesse o usano milioni di dollari per finanziare la campagna elettorale». Il gruppo ha minacciato anche altri politici del Paese, tra cui Jan Topic, che corre anche lui per la presidenza. “Noi, l’organizzazione Los Lobos, ci assumiamo la responsabilità degli eventi accaduti questo pomeriggio. E succederà di nuovo quando i corrotti non manterranno la loro parola”, ha detto uno degli uomini incappucciati.

 

La smentita dopo qualche ora

Dopo qualche ora sempre sul web presunti membri di “Los Lobos”, che questa volta sostenevano di essere quelli veri, hanno negato di aver ucciso il candidato presidenziale ecuadoriano, Fernando Villavicencio. “Ecuador, non lasciarti ingannare. Siamo la GDO (gruppo criminale organizzato) “Los Lobos”, non ci copriamo il volto, nessuno parla per noi e rispettiamo la pace “, dice un uomo nel video in cui appare circondato da diversi uomini vestiti di bianco. “Precisiamo che non abbiamo mai assassinato persone del governo o civili e chiariamo che il video che circola sui social network, in cui un gruppo di persone con il volto coperto, con fucili d’assalto, fingendosi membri della nostra organizzazione, è totalmente falso”, hanno puntualizzato. Come scrive Infobae la persona che ha fatto da portavoce ha assicurato che nessuno di coloro che sono apparsi nel video che è circolato mercoledì sera apparteneva a “Los Lobos” e ha sottolineato che con questo “è diventato chiaro che altri gruppi criminali vogliono destabilizzare il Paese, e incolpare altre GDO responsabili, come la nostra, Los Lobos, dalla tragedia che sta accadendo in questo momento in Ecuador”.

Ci sono i Los Lobos

Poco conosciuta al di fuori dell’Ecuador si tratta di banda nata da una scissione all’interno del gruppo criminale più importante dell’Ecuador, i Choneros. Come scrive in un report InSight Crime « I Los Lobos sono emersi come la seconda mega-gang più grande dell’Ecuador, con oltre 8.000 membri sparsi nelle carceri dell’Ecuador. Il gruppo è stato coinvolto in diversi devastanti massacri carcerari nel paese, che hanno ucciso oltre 315 detenuti solo nel 2021».

Almeno 8.00 membri sparsi per le carceri dell’Ecuador

Per un certo periodo, Los Lobos ha operato condividendo la “torta” criminale con altri gruppi minori come i Chone Killers – considerati il ​​braccio armato ed esecutore testamentario dei Los Choneros – o Los Tiguerones. Ma con la premessa che i Los Choneros fossero incaricati di tagliare la torta, dando vita a una sorta di pacifica convivenza ma poi l’equilibrio è scomparso nel dicembre 2020 in un centro commerciale a Manta, dove è stato assassinato il capo di Los Choneros, Jorge Luis Zambrano, alias ‘Rasquiña’, ha ricordato The Huffington Post . Los Lobos si occupa del traffico di cocaina, di  uccisioni a contratto e persino dell’estrazione illegale di oro nelle miniere della provincia di Imbabura. Si stima che Los Lobos abbia quasi 8.000 membri distribuiti in diverse carceri del paese, come quelle che si trovano nelle province di Santo Domingo, Cotopaxi, Azuay e Tungurahua, così come il centro penitenziario Litoral di Guayaquil, dove controllano il Padiglioni 8 e 9, secondo le dichiarazioni rilasciate dai suoi membri all’inizio di novembre 2022, dopo gli attentati con autobomba a Guayaquil. Dopo l’assassinio di Villavicencio, il presidente Guillermo Lasso ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale. Infine, il capo del Consiglio Elettorale Nazionale (CNE), Diana Atamaint, ha ribadito che il 20 agosto si terranno in Ecuador come da programma le anticipate elezioni generali.

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