“Tutti i santi”: l’EP di Giulia Pratelli tra emozioni e ricordi

La cantante Giulia Pratelli
La cantante Giulia Pratelli

Dal 30 giugno 2023, i fan di Giulia Pratelli potranno ascoltare il suo nuovo EP intitolato “Tutti i santi,” disponibile su tutte le piattaforme di streaming. Questo progetto musicale è accompagnato dall’omonimo singolo in rotazione radiofonica.

Il significato di “Tutti i santi”

“Tutti i santi” è un brano commovente che affronta la tematica della distanza emotiva da coloro che non ci sono più. Giulia, con la sua toccante voce, spalanca una piccola crepa nel cuore dell’ascoltatore, che lascia fluire ricordi, rabbia e nostalgia. Il brano rappresenta un percorso intimo e personale per ritrovare quella voglia di cantare che a volte può svanire, ma che in un modo o nell’altro, alla fine ritorna.

L’artista stessa spiega così il significato di “Tutti i santi”: “È ispirato da esperienze della vita reale, in cui accadono eventi dolorosi e insopportabili, come la perdita di una persona cara. In questi momenti difficili, si può cercare di rimediare a questa frattura emotiva o, invece, abbracciarla completamente. In questi momenti di bisogno, possiamo rivolgerci a “Tutti i santi,” ovvero coloro che ci supportano e ci aiutano a superare le difficoltà, restituendoci la voglia di cantare e di vivere pienamente.”

EP homemade

L’EP “Tutti i santi,” è stato realizzato homemade, e contiene due brani inediti oltre a una nuova versione del brano “Nodi,” precedentemente incluso nell’album “Tutto bene” del 2017. Questa versione speciale di “Nodi” presenta un emozionante duetto con Setak, cantautore abruzzese e amico di Giulia, aggiungendo un tocco di autenticità e connessione alle canzoni.

La produzione

Il lavoro è stato prodotto e arrangiato con cura da Luca Guidi, compagno della cantante Giulia Pratelli, il quale ha saputo conferire un’intensità particolare alle canzoni di Giulia. Le tracce si avvalgono di sfumature nuove e atmosfere sospese, con la chitarra, sia elettrica che acustica, come protagonista assoluta.

Artwork di “Tutti i santi”

L’illustrazione e l’artwork dell’EP sono opera di DISEGNACCI (Riccardo Pratesi), un artista amico di Giulia. Utilizzando il titolo del lavoro come ispirazione, ha creato un’illustrazione accattivante che richiama l’immagine di una vetrata medievale, rielaborandola in chiave moderna e laica. Attorno alla figura centrale della cantautrice, si possono notare vari elementi che raccontano il tema dell’EP, come il microfono, la casa e i nodi che rappresentano le complessità della vita e delle relazioni.

Copertina EP "Tutti i santi" di Giulia Pratelli
Copertina EP “Tutti i santi”

Cosa ti ha portato a scrivere “Tutti i santi?”

Questo brano è particolare per me perché nasce da un momento particolare, complicato, che è stato la perdita di un’amica che mi ha portato nel dolore ad affrontare nuova quotidianità. Non me ne facevo una ragione, quando viene a mancare una persona giovane e all’improvviso, non c’è motivazione che tenga. Non c’è spiegazione che ti possa consolare e quindi ho provato un po’ a raccontare quello che mi stava succedendo, provando a conservare il buono che c’era stato. Soprattutto ho provato a spiegare come in un momento del genere la voglia di cantare, che per me rappresenta la voglia in generale di vivere, di stare bene, se ne sia andata.

E cantando dimostro che il desiderio di cantare in realtà è tornato.

Lavorare con Luca Guidi

Il lavoro, prodotto e arrangiato da Luca Guidi. Com’è stato lavorare insieme ancora una volta?

Io e Luca collaboriamo da tanti anni, ma non avevamo mai fatto un lavoro simile.

C’è già di base una grandissima stima lavorativa perché è un musicista validissimo e avevamo già suonato tante volte insieme. Condividiamo anche il progetto “Com’è profondo il mare”, un omaggio a Lucio Dalla. Sono tanti gli aspetti che condividiamo, oltre alla quotidianità. Non avevamo mai fatto niente di simile insieme, ma per la sua sensibilità ho pensato di affidare a lui anche un lavoro così delicato. È stato non solo assolutamente in grado di farlo, ma anche bravo ad ascoltare le mie idee e a rispettare il mio punto di vista. Era una situazione anche più complicata di altre: non era soltanto un brano che avevo scritto e a cui tenevo, ma un vero e proprio racconto che parla di me.

La musica prima di “Tutti i santi”

La tua passione per la musica è iniziata da piccola?

Sì, ho sempre avuto questa passione anche se è diventata un progetto più strutturato da grande.

Quando ero piccola cantavo, ma mi limitavo a cantare in casa, da sola. Mi nascondevo.

Prima ho iniziato con lezioni prima di canto, poi di chitarra e di armonia. Alla fine ho iniziato a scrivere. Questo aspetto è stato il “click” che mi ha fatto anche pensare di voler fare questo lavoro o quantomeno provarci e trasformare la mia passione in qualcosa di serio.

Cosa è cambiato rispetto al tuo precedente album “Nel mio stomaco”?

In realtà anche le tre canzoni che sono in questo EP hanno origini diverse, sono state composte in momenti differenti della mia vita. “Nodi” era già stata pubblicata ed è stata poi nuovamente arrangiata per essere inserita nell’EP con la collaborazione di Setak. Stavolta ho desiderato provare a utilizzare arrangiamenti diversi a spostarmi in un mondo che ascolto molto, ma che non avevo mai sperimentato come artista in prima persona.

Quindi abbandonare un po’ il mondo della musica acustica, nel quale crogiolo ormai da molto tempo e che amo ma che rischiava di zona di comfort dalla quale non uscire senza sperimentare altro.
Anche grazie all’aiuto di Luca ho provato a vedere se si poteva cambiare qualcosa ed è stata un’esperienza molto ricca. Registrando completamente in casa alcune cose erano un po’ rischiose: abbiamo cercato dia utilizzare al meglio quello che sembrava un limite.

Le collaborazioni

Hai lavorato con molti artisti, Bennato, Diodato, Masini, Mirkoeilcane… Chi ti è rimasto nel cuore?

Devo ammettere che li porto tutti nel cuore, perché ognuno di loro mi ha veramente fatto un regalo grande, permettendomi di lavorare di collaborare. Sicuramente Fiorello è uno di quelli che ricordo più spesso e con affetto.

L’esperienza con lui è stata ricca di gioia, di vita, di felicità, che mi ha permesso di conoscere dove ho conosciuto tante persone e di fare vita folle per po’. Tuttavia, è stata una di quelle esperienze che mentre ci sei dentro non ti accorgi bene di quello che sta succedendo: ti svegli alle 5 del mattino per mesi e mesi ma non ti pesa, e alla fine lasciano un segno nel cuore. Sono molto riconoscente a Fiore perché mi ha davvero dato tanto, come per il mio percorso successivo.

Il panorama musicale

Che opinione hai del panorama musicale attuale? 
Penso che ci sia un po’ di tutto, come probabilmente è sempre stato. Penso anche però che sarebbe bello dare spazio anche a musica meno mainstream, per puntare riflettori su altro.

Non è vero che non c’è niente di nuovo. In realtà c’è anche molto altro rispetto a quello che passa magari dai canali principali dove è giusto anche che ci siano richiami più pop.

C’è qualcuno che ti piace in particolare e cui qualcuno con cui vorresti collaborare?

Ce ne sono moltissimi, senz’altro tutta la vecchia guardia del cantautorato in particolare quello femminile come Carmen Consoli e Cristina Donà: le vedo come un’ispirazione continua.

Anche se non sono artiste nuove, riescono sempre a stupire con una capacità di raccontare e scrivere davvero fuori dal comune, di raccontare e scrivere.

Sarebbe bellissimo collaborare con loro. Un domani, magari…

I progetti futuri

Dopo questo EP che cosa ti aspetta?

Sicuramente, anche se non presto un album: qualche canzone già c’è ma la prendo con calma. Bollono molti progetti in pentola: in primis il mio debutto a teatro in collaborazione con Guascone Teatro. Con me sul palco ci saranno Luca Guidi, che suonerà con me, e l’attore Andrea Kaemmerle.

Questo spettacolo musicale, dal titolo “Blu dipinto” parte come ispirazione dalla musica di Domenico Modugno, per poi svilupparsi sul tema del viaggio, della migrazione, coinvolgendo anche l’arte di Chagall.

Non vediamo l’ora di debuttare: cominceremo il 28 di luglio ad un Festival teatrale a Licenza, vicino Roma. Sucessivamente ci sposteremo in Toscana e poi proseguiremo durante la stagione autunnale.

Ci saranno anche dei live del mio progetto e dell’omaggio a Lucio Dalla, senz’altro non mi annoierò.