“L’Iran cerca la tecnologia e le conoscenza svedesi che possono essere utilizzate per il loro programma di armi nucleari”
Il Middle East Media Research Institute (MEMRI) ha pubblicato le traduzioni dei documenti delle agenzie di intelligence europee che dimostrano come prima del 2015 e dopo che il JCPOA è stato concordato l’Iran ha continuato gli sforzi per garantire illegalmente la tecnologia utile per i suoi programmi di armi atomiche, biologiche e chimiche di distruzione di massa.
Il report Svedese
Il Servizio di sicurezza svedese ha scritto nel suo rapporto annuale del 2023 che “l’Iran è impegnato nello spionaggio industriale, che si rivolge principalmente all’industria high-tech svedese e ai prodotti svedesi che possono essere utilizzati nel programma di armi nucleari“. “Il Servizio di sicurezza svedese può confermare che l’Iran sta conducendo attività pericolose per la sicurezza in Svezia e contro gli interessi svedesi”, ha dichiarato a Fox News Digital Adam Samara. Il portavoce del Servizio di sicurezza svedese ha poi aggiunto: “Esempi di queste attività sono lo spionaggio industriale contro le industrie high-tech svedesi e la raccolta illegale di informazioni contro gli istituti di istruzione superiore svedesi. L’Iran cerca la tecnologia e la conoscenza svedesi che possono essere utilizzate per il loro programma di armi nucleari”.
I Servizi segreti olandesi: “l’Iran continua ad aumentare le scorte di uranio arricchito”
Secondo un altro rapporto -sempre pubblicato da MEMRI- il Servizio di sicurezza generale e di intelligence dei Paesi Bassi ha stabilito che lo sviluppo sorprendentemente rapido dell’uranio per armi da parte dell’Iran “avvicina l’opzione di un possibile primo test nucleare. Fonti dell’intelligence olandese avvicinate da Fox News Digital hanno dichiarato: “L’anno scorso, l’Iran ha proseguito con il suo programma nucleare. Il Paese continua ad aumentare le scorte di uranio arricchito al 20% e al 60%. Per mezzo di centrifughe, questo può essere utilizzato per un ulteriore arricchimento dell’uranio al 90%, necessario per un’arma nucleare”.
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