Al Teatro Vascello due spettacoli con Roberto Latini

IN EXITU di Giovanni Testori dal 3 al 5 maggio. VENERE E ADONE di Roberto Latini dal 6 all’8 maggio.

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Venere e Adone di Roberto Latini. Foto di Paolo Cortesi

Per il Teatro Vascello di Roma due spettacoli nel segno di Roberto Latini nella veste di regista e attore. Il 3 maggio, per tre recite sarà rappresentato In Exitu di Giovanni Testori. Dal 6 maggio, altre tre recite di Venere e Adone scritto e recitato da Roberto Latini.

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La locandina di In Exitu di Giovanni Testori

Si rinnova la collaborazione tra Roberto Latini e la Compagnia Lombardi-Tiezzi

Il 3 maggio alle ore 21 con repliche il 4 e il 5 maggio alla stessa ora il Teatro Vascello di Roma ospiterà il debutto di In exitu di Giovanni Testori, nell’adattamento, interpretazione e regia di Roberto Latini. La pièce tratta l’uscita di scena di un tossico degli anni ’80 in una città non meglio identifica. Forse una Milano che può essere contenuta in nord qualsiasi. Ma all’interno di questa ambientazione di fantasia c’è una vita di dolore e di straziante solitudine che si svolge in evasione, in eversione.

Lo spettacolo è stato adattato e sarà interpretato da Roberto Latini che curerà anche la regia l’adattamento e l’interpretazione. È una produzione della  Compagnia Lombardi-Tiezzi alla quale collabora Armunia Festival Costa degli Etruschi e l’Associazione Giovanni Testori. Inoltre assieme a Teatro Festival Italia di Napoli c’è il contributo di Regione Toscana e MiBAC. Le luci e la direzione tecnica sono affidate a Max Mugnai con musiche e suono curati da Gianluca Misiti.

Venere e Adone
La locandina di Venere e Adone di Roberto Latini

Venere e Adone. Uno spettacolo nel segno di Shakespeare.

Il 6 maggio alle 21 Roberto Latini presenterà, invece, una sua nuova creazione Venere e Adone (Siamo della stessa mancanza di cui son fatti i sogni) del quale sarà anche interprete.

Le stesse parole di Roberto Latini ci aiutano a comprendere il contenuto della sua proposta. “In uscita da questo tempo immobile, mi piace riferirmi allo stesso argomento che scelse Shakespeare quando i teatri a Londra nel 1593 furono chiusi per la peste: Venere e Adone. L’amore terrestre e quello divino nel disarmo di un destino ineluttabile. Voglio smettere lo spettacolo, o la proposta che gli farebbe il verso, a favore di un materiale in movimento, incessante, fluido. Provare ad aprire al pubblico l’impreparazione del processo creativo, non alcuna pretesa di prodotto finito.

Sarà interessante per il pubblico assistere alla trasformazione del poema shakesperiano che prende spunto dalle Metamorfosi di Ovidio in questa nuova veste che Latini gli ha cucito addosso. Anche qui si tratta  tratta di una produzione della Compagnia Lombardi Tiezzi. La parte visiva sarà completata da Gianluca Sbicca (costume), Marco Rossi (scena), Max Mugnai (luce). Musica e suono sono curati da Gianluca Misiti.

Venere e Adone sarà replicato il 7 maggio alle 19 e l’8 maggio alle 17.

 

Per tutte le informazioni www.teatrovascello.it