Dopo aver pugnalata almeno cento volte in ogni parte del corpo l’ha abbandonata in un parco, completamente coperta di sangue in condizioni disperate. L’orrore arriva dal Regno Unito e la vicenda è resa ancor più macabra dal fatto che l’autore del terribile gesto è un minorenne di soli 17 anni. Un ragazzo che, stando a quanto emerso in sede processuale, avrebbe agito anche motivato dal fatto che la vittima fosse disabile.
17enne pugnala 100 volte una coetanea: la sentenza
Un’aggressione brutale la sua, avvenuta nei confronti di una 16enne pugnalata al volto, alla pancia ma anche alle braccia e alle gambe: il 17enne si è dichiarato colpevole di tentato omicidio ed è stato condannato a dieci anni di prigione. Secondo quanto riportato dal Sun l’adolescente ha raccontato agli agenti di aver guardato con la sua ragazza un documentario su Ted Bundy, il serial killer, prima di compiere l’orribile accoltellamento. Indagando sui giorni precedenti il tentato omicidio inoltre la polizia ha scoperto che il giovane aveva cercato sul web, tra le altre cose, come uccidere con un coltello, come affrontare l’uccisione di qualcuno e la più alta condanna per omicidio nel Regno Unito.
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Il 17enne aveva un piano per nascondere il corpo della vittima
I fatti risalgono al 22 luglio del 2021 e nelle ultime ore è stata letta la sentenza: come ricostruito, il 17enne avrebbe attirato la vittima in un parco di Sittingbourne, località del Kent, dopo uno scambio di messaggi. A quel punto avrebbe iniziato a pugnalare la ragazza, la quale ha cercato in tutti i modi di difendersi dai colpi; dopo aver gettato lo smartphone dell’adolescente è fuggito. Una dog sitter che stava passando in quella zona ha scoperto per prima il corpo martoriato della giovanissima, chiamando i soccorritori. I paramedici hanno individuato ferite al pancreas, ai reni ma anche al fegato e ai polmoni ma, incredibilmente, la 16enne è sopravvissuta in quanto i fendenti non hanno reciso le arterie del collo, dell’addome e del torace. Ha passato un mese in ospedale proseguendo poi a casa la riabilitazione. Dalle indagini è emerso infine che il 17enne aveva portato con sè, oltre al coltello, anche un martello e vestiti di cambio qualora si fosse sporcato di sangue. Inoltre aveva messo a punto un piano per nascondere il corpo della sua vittima.