La Firenze di Giovanni e Telemaco Signorini è una mostra progettata e diretta da Elisabetta Matteucci e Silvio Balloni, testimonianza della fiorentinità della Famiglia Antinori. Nelle sale più di 60 dipinti.
I motivi dell’allestimento di una raffinata mostra
Recentemente è stato scoperto un carteggio inedito tra il pittore Telemaco Signorini, illustre rappresentante del movimento dei cosiddetti macchiaioli e due esponenti della sua stessa famiglia, il padre Giovanni ed il fratello minore Paolo. Questo inaspettato ritrovamento ha convinto Elisabetta Matteucci e Silvio Balloni ad allestire, congiuntamente alla famiglia Antinori, la mostra “La Firenze di Giovanni e Telemaco Signorini”. Obiettivo: focalizzare quanto i Signorini produssero nel mondo dell’arte. La mostra pone in evidenza le loro opere in relazione alla personale visione della città toscana, del suo mondo e della sua tradizione.
La famiglia Antinori ha realizzato il progetto di concerto con l’Istituto Matteucci e la mostra ha trovato sede ideale ad appropriata in Palazzo Antinori, elegante edificio nel cuore di Firenze, dimora storica di una famiglia conosciuta al mondo per la viticoltura di alto livello.
La struttura della mostra
Elisabetta Matteucci e Silvio Balloni hanno curato la mostra inaugurata il 19 settembre che rimarrà aperta fino al prossimo 10 novembre. Lo spazio espositivo è quello degli ampi saloni di Palazzo Antinori. L’occasione è unica per il pubblico perché, visitando la mostra di Giovanni e Telemaco Signorini, si possono ammirare i Saloni storici del Piano Nobile, per la prima volta accessibili ai visitatori, rendendo questo appuntamento fiorentino di straordinaria valenza culturale.
La mostra è articolata in otto sezioni, ognuna dedicata ad un aspetto dell’attività pittorica dei due artisti. Nell’esposizione ci sono oltre sessanta dipinti tra i più celebri del catalogo di Giovanni e Telemaco Signorini e pitture di artisti coevi che si sono cimentati in soggetti omologhi. Il tutto è molto ben strutturato, elemento che consente al visitatore una percezione approfondita di quanto proposto dagli organizzatori.
Il contenuto della mostra
La mostra mette a disposizione del visitatore un percorso espositivo che evoca l’anima urbana della città di Firenze. Oggi purtroppo questo aspetto è dimenticato, così come avviene per altre città italiane in possesso di un glorioso passato. Il percorso evoca una rappresentazione che può essere considerata specchio di un microcosmo, spettacolare per la sua monumentalità e, al tempo stesso, racchiuso in una dimensione domestica.
Le pitture esposte sono state scelte per far emergere il rapporto esistente tra il capostipite Giovanni ed il figlio Telemaco Signorini, documentando in parallelo l’evoluzione della pittura paesaggistica in Toscana partendo dalla sua raffigurazione nel periodo tardo romantico. Per questo aspetto sono stati considerati i modelli pittorici di Claude Lorrain e Nicolas Poussin per giungere, poi, alla moderna estetica figurativa basata sulla ‘macchia’, della quale Telemaco Signorini è stato tra gli sperimentatori più audaci, divenendo significativo rappresentante del mondo dell’Arte di fine XIX secolo.
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