La cosa meno interessante al mondo sono i ricordi. Esistono delle certezze, poche, quando una di queste viene meno la tendenza è rimuovere il trauma e continuare a credere. Raffaella Carrà ha accompagnato la vita di tantissime persone legando indissolubilmente il suo nome agli anni che stanno fieramente dietro le spalle. L’elenco delle trasmissioni i ritornelli delle canzoni sono un esercizio poco edificante, ma un pensiero a quanto e come ci si sentiva guardando la Carrà lavorare è essenziale.
Il dolce peso di un lavoratore dell’intrattenimento è scandire gli stati d’animo del pubblico e di migliorarne lo spessore e lo stile di Raffaella difficilmente sbagliava l’obiettivo. L’icona Carrà ha attraversato in maniera sorprendente cinquant’anni di televisione italiana raggiungendo risultati che difficilmente sono stati eguagliati. Il talento della signora Pelloni era quello di creare empatia con pubblico e ospiti delle sue trasmissioni tirando fuori il meglio da ogni occasione. Ogni sfida in cui Raffa si è misurata non è solo storia dell’intrattenimento ma anche apripista per format che successivamente hanno provato a emularne la coerenza.
La testimonianza di vita che una signora come la Carrà porta in dote è incredibile. Il suo stile ha influenzato qualsiasi tipo di ambito artistico. Ottima giornalista televisiva ha attraversato il canto e la recitazione facendo sembrare semplice ogni ambito in cui era chiamata a cimentarsi. Ciò che ha sempre contraddistinto lo stile della conduttrice sono stati coraggio e umanità. Il coraggio la portava a essere sempre un passo avanti nell’individuare i cambiamenti della società e l’umanità le permetteva di parlare a chiunque come una di loro. A volte si pensa che alcune figure siano eterne e, in effetti, lo sono. Purtroppo il tempo dei saluti è parte del gioco, lo stesso gioco reso migliore dai momenti trascorsi con Raffaella Carrà.