I Wiener Philharmoniker a Roma per il Festival di Musica e Arte Sacra

Per la XVIII Edizione inaugurazione alla Basilica di San Paolo con Le ultime sette parole di Cristo sulla Croce di Franz Joseph Haydn

festival arte sacra
Roma, Basilica di San Paolo fuori le Mura 26 11 2005 IV Festival Internazionale di Musica e Arte Sacra Wiener Philharmoniker Wiener Singverein Direttore Seiji Ozawa Ph Riccardo Musacchio & Flavio Ianniello

Il prestigioso festival musicale, promosso e organizzato dalla Fondazione Pro Musica e Arte Sacra, con straordinari concerti che avranno come sfondo le meravigliose architetture alcune tra le più importanti Basiliche Papali di Roma, San Pietro in Vaticano, Santa Maria Maggiore e San Paolo fuori le mura assieme alla meraviglio barocca della Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola in Campo Marzio. Tutti i concerti sono ad ingresso libero

Il Festival di Musica ed Arte Sacra

E’ un festival musicale molto atteso a Roma perché, fin dalla nascita, riesce a coniugare Musica e Arte proponendo una doppia attività promossa dalla Fondazione Pro Musica e Arte Sacra: quella delle esecuzioni concertistiche con grandi interpreti e grandi pagine della musica proveniente da musicisti di ogni tempo ed una importantissima iniziativa volta al restauro ed alla valorizzazione di opere d’arte che arricchiscono l’ampio patrimonio artistico e culturale della città di Roma.

L’Edizione 2019

Quest’anno il Festival di Musica ed Arte Sacra è dedicato a Santa Madre Teresa di Calcutta per ricordare i 40 anni dall’assegnazione del Premio Nobel per la Pace.  Contrariamente alla tradizione che vedeva il festival svolgersi nel cuore dell’autunno, il programma si svilupperà  in questo scampolo di estate, dal 14 al 17 settembre, ospitando complessi orchestrali, cori, solisti e direttori di spessore internazionale provenienti da paesi collocati in Europa, Asia ed Estremo Oriente, tra i quali spicca la presenza, come orchestra in residence dei prestigiosi Wiener Philharmoniker, che hanno aderito all’iniziativa fin dalla prima edizione.

Nonostante la brevità i numeri complessivi del festival sono impressionanti. Cinquecento saranno i musicisti impegnati: oltre ai Wiener ci sanno i giapponesi dell’Orchestra e il Coro dell’Illuminart Philharmonic diretti da Tomomi Nishimoto, la Palatina Klassic Vocal Ensemble e Philharmonischer Chor an der Saar, affiancati dai giovani musicisti dell’Orchestra e Coro del Kazan State Conservatory, diretti da Leo Kraemer, il Coro festivo maschile del Monastero Danilov di Mosca diretto da Georgy Safonov.

Il concerto inaugurale

Il 14 settembre concerto inaugurale in grande stile dei  Wiener Philharmoniker che presso la Basilica di San Paolo fuori le mura si esibiranno in formazione sinfonica per un attesissimo concerto guidato dal loro primo violino Rainer Honeck che prevede  Le sette ultime parole di Cristo sulla Croce di Franz Joseph Haydn. I prestigiosi strumentisti austriaci che hanno scelto di eseguire della partitura di Haydn la versione per quartetto d’archi del 1787 (Hob. III/50-55) in formazione sinfonica edizione che hanno affrontato per la prima volta nel 2000, diretti da Riccardo Muti.

Gli altri concerti

Il 14 settembre, prima della prestigiosa inaugurazione serale, alle ore 11, presso la Basilica di San Pietro in Vaticano una elevazione spirituale accompagnata dalla musica di Mozart e della sua celebre Messa dell’incoronazione K 317 in do maggiore seguita da l’Ave Maria attribuita a Giulio Caccini con il contributo dei complessi dell’Illuminart Philharmonic, guidati da Tomomi Nishimoto,

Di seguito, alle 12, la Santa Messa delle ore 12, celebrata dal cardinale Angelo Comastri con i canti orasho della tradizione orale giapponese seguiti del canto gregoriano della Missa de Angelis, affidata alla Palatina Klassik Vocal Ensemble e Philharmonischer Chor an der Saar e all’Orchestra e Coro del Kazan State Conservatory, diretti da Leo Kraemer.

Domenica 15 settembre alle 21 alla Basilica di San Paolo fuori le mura un omaggio a Beethoven ed ai sentimenti di fratellanza espressi dalla Nona con l’Illuminart Philharmonic diretti dalla Nishimoto. Il giorno successivo, 16 settembre alle ore 20 presso la Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola in Campo Marzio, un’altra perla beethoveniana,  la Messa in do maggiore op. 86 seguita dalla spiritualità di Anton Bruckner con il Te Deum per soli, coro e orchestra.  Esecuzione affidata a Leo Kraemer alla guida della Palatina Klassik Vocal Ensemble e Philharmonischer Chor an der Saar, e l’Orchestra e il Coro del Conservatorio del Kazan.

La chiusura del Festival

Il 17 settembre alle 21 il gran finale. Presso la Basilica di Santa Maria Maggiore grazie al Coro festivo maschile del Monastero Danilov di Mosca, diretto da Georgy Safonov, un programma particolarmente interessante composto esclusivamente da musica sacro-ortodossa tramandata attraverso preziosi manoscritti conservati nei monasteri russi e dell’Europa dell’Est, spaziando dal XVI secolo fino a compositori russi contemporanei.