George non resiste al ruggito della W11 ma Mercedes sbaglia tutto e vince Perez

Il messicano conquista il suo primo successo in carriera al secondo appuntamento in Bahrain. Il Box Mercedes va in tilt e pregiudica la gara di Russell che sulla W11 ha brillato per tutto il weekend

La Mercedes chiama e George Russell risponde. La scuderia di Brackley, rimasta orfana del suo alfiere Lewis Hamilton costretto al forfait per la positività al Covid, ha deciso di arruolare il pilota della Williams per la seconda gara del Bahrain. L’inglese, che fa parte del vivaio Mercedes, si è messo in luce fin dall’inizio del weekend. Non ha deluso le attese George Russell, già campione del mondo GP3 e di Formula 2, il cui talento però era rimasto ancora inespresso in F1 a bordo di una Williams mai in grado di andare a punti.

Tanto la Mercedes ti offre, tanto la Mercedes ti toglie

Alla partenza Russell scatta dalla seconda piazza e si prende subito la prima posizione sul poleman Valtteri Bottas. Gestione della gara da leader, ma verso il finale cambia tutto. La Mercedes richiama sia Russell che Bottas per un doppio pit-stop in regime di Safety Car, entrata in pista per rimuovere l’ala anteriore persa da Jack Aitken, finito in testacoda e contro le barriere. A questo punto accade l’imprevedibile. I meccanici della Mercedes vanno in tilt e montano a Russell una gomma media destinata a Bottas. E successivamente, quando il finlandese si ferma nella piazzola, la sua W11 viene equipaggiata con le vecchie gomme dure per non mescolare i due treni di gomma gialla tra i piloti. Il numero 63 è poi dovuto rientrare al giro successivo ai box per rimettere il treno di gomma corretto e non incorrere in penalità.

Un pasticcio che ha condizionato inevitabilmente l’esito della gara per entrambi i piloti. Ma la sfortuna ci vede sempre doppio. Russell, nonostante il disastro ai box, si è fatto autore di una rimonta che l’ha portato alla seconda posizione alle spalle del leader Perez, ma una foratura l’ha costretto nuovamente a pittare a pochi giri dal termine. L’inglese si è visto così sfumare il sogno della prima vittoria in F1, tradito da un eclatante errore della scuderia più forte del mondo.

Perez, una vittoria che “potrebbe” valere un sedile

E se un drammatico colpo di scena ha messo Russell fuori dai giochi, un altrettanto, questa volta meritato, colpo di scena ci è stato regalato con la vittoria di Sergio Perez, che rimonta da ultimo a primo conquistando così il primo successo con la Racing Point. Era dal 1970 che non vinceva un messicano. Alla partenza Checo viene speronato da Charles Leclerc, che arriva lungo alla staccata. Il monegasco va a muro coinvolgendo nell’incidente anche Verstappen e Perez. Un grave errore di valutazione che costerà al pilota della Ferrari 3 posizioni di penalità in griglia ad Abu Dhabi. Il messicano però riesce a ripartire dal fondo innescando una lunga ma consistente rimonta che lo porta sul gradino più alto del podio.

Quarto nella classifica iridata e la cosa più incredibile è che ad oggi Perez non ha ancora un sedile per il 2021. Checo abbandonerà al termine di questa stagione il suo posto alla Racing Point, che dall’anno prossimo si chiamerà Aston Martin, per dare spazio all’approdo di Sebastian Vettel, ai saluti finali con la scuderia di Maranello. Un futuro ancora non scritto per Perez, che si prepara a malincuore a un anno sabbatico, a meno che Helmut Marko non decida di accoglierlo alla Red Bull, al posto di Alexander Albon, sua ultima chance concreta di rimanere nel Mondiale. Chissà!