Il vaccino anti Covid-19 esiste e, secondo quanto riferito dalla Pfizer, la sua efficacia è a dir poco sbalorditiva. Il test è stato effettuato su 44mila volontari che hanno accettato di farsi iniettare il vaccino. Sul totale delle persone che hanno eseguito la immunoprofilassi, sono stati riscontrati 94 casi che hanno sviluppato il Coronavirus. Secondo quanto riportato dalla casa farmaceutica, non sono emerse particolari criticità riguardanti la sicurezza. Gli effetti collaterali a seguito di vaccinazione sono: il dolore nel punto dove è stata effettuata l’iniezione, affaticamento e la febbre. La sperimentazione proseguirà fino a raggiungere i 164 casi di Covid-19, che dovrebbe avvenire in poche settimane.
L’azienda tedesca BioNTech, che ha parteciparo alla sperimentazione, conferma quanto comunicato della Pfizer, annunciando in una pubblicazione di voler chiedere l’autorizzazione per la produzione, insieme alla stessa Pfizer, la settimana prossima all’ente FDA americano.
Il ministro della Salute Speranza… spera con prudenza
“Le notizie di oggi sul vaccino anticovid sono incoraggianti” scrive il ministro Speranza su Facebook e aggiunge: ” Ma serve ancora tanta prudenza. La ricerca scientifica è la vera chiave per superare l’emergenza. Nel frattempo non dobbiamo dimenticare che i comportamenti di ciascuno di noi sono indispensabili per piegare la curva”.
Vaccino anti-Covid in quantità massicce a fine 2021
Pfizer e BioNTech chiederanno the emergency use authorization (autorizzazione di emergenza ndr) alla Food and Drug Administration dopo il 20 novembre, quando saranno disponibili i dati di sicurezza di 2 mesi di follow up. Se non ci saranno sgradite sorprese, il vaccino potrebbe essere disponibile in quantità masicce entro la fine del 2021 con circa 1,3 miliardi di dosi. Potrebbero essere distribuite entro la fine del 2020 circa 50 milioni di dosi che coprirebbero la necessità di 25 milioni di persone. Infatti, il vaccino va somministrato in doppia dose a distanza di qualche settimana l’una dall’altra.
«Il vaccino si deve dimostrare efficace, il che significa che può aiutare a prevenire Covid in almeno la maggior parte dei pazienti trattati — fa sapere Pfizer —. In secondo luogo, cosa altrettanto importante, si deve dimostrare sicuro, con dati affidabili generati da migliaia di volontari. Infine dobbiamo dimostrare che può essere costantemente prodotto con i più alti standard di qualità. Rimaniamo in linea con le scadenze previste. Abbiamo avviato una revisione progressiva e accelerata con l’Agenzia europea per i medicinali (Ema) già dall’inizio di ottobre».
A.A.A. cercasi volontari
Anche il vaccino di Oxford-AstraZeneca, sperimentato per la fase 3 in diversi Paesi, Italia compresam potrebbe essere quasi pronto. I test verranno effettuati nell’Azienda ospedaliera di Modena e si stanno reclutando 300 volontari dai 18 anni in su che non siano immunodepressi, che non abbiano sviluppato una forma acura di Covid-19 e, per quanto riguarda le donne, che non siano in stato interessante. I primi risultati arriveranno in 6 mesi, l’auspicio è che il vaccino possa essere disponibile ad aprile 2021.