Europa League: il Siviglia punta al sesto sigillo internazionale

La finale di Europa League si disputerà il 21 agosto alle 21.00 al RheinEnergieStadion di Colonia

Europa League

Ci siamo! Domani sera, venerdi 21 agosto (ore 21, arbitro l’olandese, signor Danny Makkelie) andrà in scena l’ultimo atto dell’Europa League che vedrà quali prim’attori sul palcoscenico del Rhein Energie Stadion di Colonia, Siviglia e Inter. Gli andalusi di mister Lopetegui, assoluti protagonisti di questa manifestazione che hanno vinto per ben cinque volte in passato (tre consecutivamente nel 2014-15 e 16) vogliono aggiungere, con giustificate ambizioni, un’altra perla al loro già ricco palmares anche se stavolta se la dovranno vedere con un’armata tosta e determinata, dura da abbattere, quell’Inter (che torna ad una finale a dieci anni di distanza dal famoso e ormai stantio “triplete”, ancora vanto del popolo nerazzurro) cui Antonio Conte ha dato ordine e compattezza ridisegnandone l’assetto tattico e irrobustendone l’organico con giocatori strutturati fisicamente e resistenti alle innumerevoli intemperie di una stagione lunga e complicata.

Il Siviglia punta al sesto sigillo internazionale

Ma il Siviglia ha voglia di stupire ancora una volta e con il suo 4-3-3 che, soprattutto sul fronte offensivo, non lascia punti di riferimento alla retroguardia avversaria, cercherà di mettere in ambasce De Vrij e soci con un tourbillon senza soluzione di continuità che avrà come perno determinante l’ex rossonero Jesus Suso a dare idee e fantasia ai compagni di reparto. Sarà un Siviglia che certamente non lascerà nulla d’intentato per cercare di mettere a segno il suo sesto sigillo internazionale in Europa League ed aumentare l’ampiezza e la consistenza del suo palmares anche se la battaglia con i nerazzurri sarà dura e senza esclusione di colpi.

Ma Lopetegui a quella coppa non intende rinunciare, ci tiene talmente tanto che  in queste ultime ore di vigilia sta catechizzando e caricando, uno ad uno, i suoi ragazzi come se dovessero andare incontro ad un nemico da abbattere, da annichilire, da annientare. E soprattutto sta cercando, in collaborazione col suo staff tecnico, di trovare le contromisure adeguate, la “giusta contraria” per superare l’ostacolo e mettere l’avversario all’angolo, incapace di reagire.

L’Inter, dieci anni dopo il triplete, ci riprova

Ma l’Inter, dal canto suo, non è per nulla inerte, non se ne sta certo con le mani in mano ma prova a mettere a frutto le ultime ore prima della gara. Antonio Conte sa perfettamente a cosa dovrà andare incontro, è conscio delle difficoltà del match e studia i correttivi per tentare di mettere pressione agli andalusi e portare l’inerzia della partita dalla sua parte. Oltre che sul rettangolo verde dello stadio tedesco sarà di certo anche una partita a scacchi tra i due tecnici in panca: si studiamo mosse e contromosse come se ci si trovasse ad avere a che fare con un incontro spettacolare ed emozionante tra due fuoriclasse della scacchiera come Fischer e Spassky.  Auguri e… vinca il migliore!