La Fondazione la Misericordia, tramite i social ha informato i fratelli musulmani che a breve sarà inaugurata una nuova moschea a Milano. Il luogo di preghiera sorgerà tra le vie Capecelatro e Gianicolo, in zona San Siro. Il sito della Fondazione esorta i credenti a effettuare versamenti sul conto della Fondazione Al-Rahma, a donare materiale edile o a partecipare ai lavori di costruzione.
C’è un gran fermento in via Gianicolo e i residenti sono preoccupati. C’è un gran viavai di gente intorno a quello che una volta era un garage (attualmente protetto da un cancello e quindi non accessibile), e che ora starebbe per diventare una nuova moschea. Il quartiere in questione è già sotto pressione per il degrado, per l’alto numero di alloggi occupati e la nutrita presenza di delinquenti e l’ennesimo luogo di culto islamico non fa ben sperare.
Il video della Fondazione la Misericordia
Su Facebook, la Fondazione ha pubblicato il video dei lavori attualmente in corso e, in lingua araba, citando Jabir bin Abdullah, scrive: “Grazie ad Allah Onnipotente e grazie alle vostre preghiere e donazioni, sono iniziati intensamente i lavori sui dipinti della Moschea di San Siro finché non sarà pronta per l’apertura all’inizio del mese benedetto del Ramadan.
Vi invitiamo a visitare il luogo e sostare per il completamento dei lavori nella moschea, che avrà un ruolo importante nella regione di San Siro, e vi invitiamo a donare attraverso il conto della Fondazione Al-Rahma, o a donare materiale edile per vernici, elettricità o idraulica, e invitiamo anche i proprietari di questi mestieri a chi si trova a partecipare ai lavori”.
La simpatia di Beppe Sala e compagni verso gli islamici
Riccardo De Corato, deputato di Fdi, membro della Commissione Parlamentare sulla sicurezza e degrado delle periferie italiane ed ex vice sindaco di Milano, ha così commentato la nuova moschea: “Leggo che la “Fondazione La Misericordia” ha annunciato attraverso i propri social che vorrà realizzare una moschea al San Siro tra le vie Capecelatro e Gianicolo e che nelle ultime ore si stanno facendo i conseguenti sopralluoghi”. L’ex vice Sindaco aggiunge: “Tutto ciò, eventualmente, nascerebbe in una zona che dista meno di 5 minuti dalle vie Zamagna, Mar Jonio, Aretusa e piazza Selinunte. Il Comune, che già ha avviato le pratiche per la Moschea di via Esterle in zona via Padova, ora punta ad ospitarne un’altra al San Siro”.
Ma De Corato incalza: “Mi opporrò affinché ciò non avvenga in tutte le sedi opportune e avvalendomi della facoltà dei poteri di cui dispongo. Sala e compagni continuano a mostrare la loro “simpatia” verso gli islamici. A Segrate, al confine con Milano c’è già una moschea ed è più che sufficiente. Ricordo che a Milano ci sono già 12 moschee abusive tollerate sia dalla Magistratura che dall’attuale maggioranza a Palazzo Marino che non solo non le controlla ma continua imperterrita a proteggerle. In questi luoghi, garantisce il Sindaco che i loro Imam e frequentatori appunto, ed i sermoni stessi, siano tutti regolari e non incentivano alla partecipazione alla Jihad islamica e inneggiano al martirio?”.
Il degrado dei quartieri di Milano
Non dimentichiamo che uno dei primati di cui il capoluogo lombardo farebbe volentieri a meno è quello di essere “la città più pericolosa d’Italia”. Ci sono troppi quartieri a Milano che versano in uno stato preoccupante. Corvetto, San Siro, Stazione Centrale e Quarto Oggiaro sono in mano a bande di deliquenti e, ci dispiace dirlo, per lo più stranieri.
La preoccupazione dei residenti
Nel caso di San Siro, oltre alla presenza di numerosi occupanti abusivi, ci sono molte famiglie rom che vivono in roulotte circondate da sporcizia. La zona è spesso anche teatro di scontri tra clan, prevalentemente di nazionalità marocchina e rumena. Un residente, non molto tempo fa, aveva rilasciato a alanews.it questa dichiarazione: “Il degrado nel quartiere c’è, è in aumento, soprattutto nell’area delle case popolari. Vedo persone più aggressive rispetto a un tempo che litigano e discutono tra di loro. Ci sono tensioni tra gruppi etnici e il rapporto tra residenti italiani e stranieri non è buono. Si percepisce un clima di convivenza che si sta logorando. Lungo Viale Aretusa, da Piazzale Selinunte fino a Via Rembrandt, si vedono persone che si ubriacano e che adottano comportamenti conseguenti”.
Non ci resta che confidare nella tenacia di Riccardo De Corato che, grazie alla sua lunga esperienza non solo politica ma anche come ex seconda carica di Milano, farà sicuramente l’impossibile per evitare che le moschee abusive crescano come funghi nella nostra città cercando anche di contrastare il costante degrado di quella che, una volta, era la città da bere.