Un attacco devastante ha sconvolto il mercato di Natale di Magdeburgo, trasformandolo da luogo di festa in teatro di morte. L’attentato, compiuto venerdì 20 dicembre alle 19:04, ha causato almeno 5 vittime, inclusa quella di un bambino di 9 anni, e oltre 200 feriti, di cui 41 in condizioni critiche. Il presunto responsabile è Taleb Al Abdulmohsen, un medico psichiatra saudita di 50 anni, noto per le sue posizioni fortemente critiche verso l’Islam e vicino al partito di destra AfD.
Magdeburgo: uniti contro l’odio
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz, recatosi sul luogo dell’attentato, ha definito l’accaduto “terribile e folle”, esortando i cittadini a rimanere uniti contro l’odio. Un appello accolto con solidarietà internazionale: il presidente italiano Sergio Mattarella ha espresso vicinanza al popolo tedesco, mentre il presidente americano Joe Biden ha offerto pieno supporto a Berlino.
Si poteva evitare
Secondo le prime ricostruzioni, il movimento dell’aggressore potrebbe essere legato a un profondo risentimento verso le politiche tedesche sull’asilo, benché le indagini non abbiano ancora chiarito i dettagli. Taleb Al Abdulmohsen era in Germania dal 2006 con un permesso di soggiorno permanente, ma un anno fa era stato segnalato come “persona a rischio” dalle autorità locali. Negli ultimi mesi, aveva mostrato segnali di instabilità, come l’assenza dal lavoro per presunte malattie.
L’attentato a Magdeburgo
L’attacco è stato caratterizzato da una brutale determinazione. L’uomo ha travolto per circa 400 metri le persone che si radunavano nel mercatino, falciando famiglie e turisti in pochi minuti. Le autorità stanno conducendo indagini approfondite, inclusa una perquisizione nell’abitazione del sospetto a Bernburg, a circa 50 chilometri da Magdeburgo. Scholz assicura piena chiarezza e che i responsabili saranno perseguiti con tutto il rigore della legge.
Nel frattempo, Magdeburgo si è stretta nel dolore. La città è stata trasformata in un altare a cielo aperto, con fiori e candele per commemorare le vittime. Alle 19:04, l’ora esatta dell’attentato, le campane di tutte le chiese hanno risuonato in segno di lutto. Nella cattedrale, il cancelliere Scholz e il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier hanno partecipato a una cerimonia di raccoglimento.
Taleb Al Abdulmohsen aveva chiesto asilo in Germania nel 2019, citando minacce di morte ricevute in Arabia Saudita per le sue critiche all’Islam. In passato, aveva collaborato con rifugiati musulmani e difeso i diritti delle donne perseguitate. Ma nelle sue interviste emergeva un crescente senso di isolamento e rifiuto da parte della comunità musulmana. Le autorità indagano ora anche sul suo profilo personale e psicologico per comprendere le ragioni di un gesto così estremo e violento.