L’ultima follia alla quale ci tocca assistere è la strumentalizzazione politica dello sciopero dei trasporti indetto per la giornata di oggi. Infatti, nelle motivazioni si parla del sostegno del governo italiano al governo israeliano. A questo proposito Noemi Di Segni presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane in una nota afferma: “Leggiamo attoniti tra le motivazioni dello sciopero indetto per oggi e avallate anche dal Tar quella di esprimersi “contro il crescente coinvolgimento dell’Italia nei teatri di guerra tanto a est quanto nel sostegno al genocida governo israeliano”, trasformando cosi anche questo momento di rivendicazione salariale/sindacale in uno spazio prettamente prestato alla strumentalizzazione politica e alla distorsione che semina odio. In altre parole, il concetto è questo: va di moda il binomio Israele-genocidio e attrae attenzione? Usiamolo anche come sindacati per qualsiasi pretesa.
Poi Noemi Di Segni prosegue: “E non importa che in altre parti del Medioriente e del mondo si è visto l’orrore proprio in questi giorni. Continuiamo a insistere non solo per stigmatizzare l’abuso divenuto abitudine dei diritti costituzionali e dei fondamentali strumenti di tutela dei diritti dei lavoratori, per di più attraverso un’azienda municipalizzata, ma anche sul diritto di Israele di difendersi e favorire negoziati in corso sostenendoli anziché frenarli con slogan e sentenze cieche di quanto realmente avviene e le minacce presenti anche nelle nostre democrazie europee. Insomma, se da cittadini comprendiamo le ragioni di uno sciopero pur con tutti i disagi, da cittadini di questo paese ribadiamo che uno sciopero non è una piazza dalla quale si annunciano slogan di odio e distorsione”.
@riproduzione riservata