Terrorismo, gruppo neonazi preparava attentati contro le istituzioni

Le accuse sono di associazione con finalità di terrorismo, propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa e detenzione illegale di arma da fuoco

Dodici arresti in tutta Italia sono il risultato di un’operazione condotta dalla Polizia di Stato contro un gruppo neonazista e suprematista noto come “Werwolf Division”. Le accuse riguardano associazione con finalità di terrorismo, propaganda e istigazione a delinquere per discriminazione razziale, etnica e religiosa, oltre alla detenzione illegale di armi da fuoco.

Le ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state emesse dal Gip del Tribunale di Bologna su richiesta della Procura della Repubblica locale. Parallelamente, sono in corso 13 perquisizioni domiciliari. L’intera operazione è coordinata dalla Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo insieme alla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione. Tra i 12 arrestati, cinque risiedono nel bolognese. Gli indagati, in totale 25, hanno un’età compresa tra i 19 ei 76 anni. Le accuse rivolte ai membri del gruppo includono associazioni con finalità di terrorismo, propaganda, istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa, oltre alla detenzione illegale di armi da fuoco. L’operazione, di portata nazionale, è stata coordinata dalla Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, in collaborazione con la Direzione Centrale della polizia di prevenzione.

Il gruppo “Werwolf Division” – il cui nome richiama i “lupi mannari” nazisti guidati da Heinrich Himmler nell’ultimo periodo della Seconda guerra mondiale per contrastare l’avanzata alleata e sovietica – era già stato oggetto di indagini. Nel maggio 2023, la Procura di Napoli aveva aperto un’inchiesta su otto membri del gruppo. In quell’occasione era emersa l’esistenza di una rete su Telegram, preferibilmente gestita da Bologna, usata per organizzare “azioni eversive violente”.

@riproduzione riservata