Justin Kemp è un uomo anonimo con un passato da alcolista. I servizi sociali lo hanno fatto incontrare con sua moglie, psicologa, che ha deciso di credere in lui. Ora la coppia attende il primo figlio e l’avvenire della famiglia appare sereno. Chiamato a fare il giudice in un caso d’omicidio Justin rimarrà lontano dalla sua signora nei giorni del parto. L’uomo decide di fare il suo dovere e rispondere all’obbligo del governo. Arrivato in aula si accorge che l’accusato potrebbe essere innocente. Un anno prima Justin, era nel bar dove si trovava la ragazza defunta e il suo fidanzato. Attraverso lla ricostruzione dei fatti in aula Kemp capirà di poter essere l’omicida, involontario, della ragazza. Il presunto assassino è ex criminale e la soluzione sembra già scritta.
Giurato numero 2 è un film del 2025 diretto da Clint Eastwood. Esempio di cinema classico è l’ennesima prova di come il regista sia uno dei più grandi osservatori viventi. CIint regala l’ennesimo capolavoro della sua carriera e lo fa cercando quella verità che è, da tempo, sua unica prerogativa. Esteticamente perfetto il film riflette sulla redenzione e sulle difficoltà che un cammino verso il cambiamento porta in dote. In scena vanno uomini normali con i loro problemi ma anche quella dose di egoismo che trionfa nel mondo. Con un’operazione di grande onesta intellettuale Eastwood mostra quanto le brave persone possano diventare carnefici se vittima di pregiudizi. Pregiudizi negativi o positivi, come quelli dei giurati. Uomini e donne normali vittime delle loro versioni della storia. Il gruppo eterogeneo di caratteri che Giurato n2 propone è ad ampio spettro.
Accusa e difesa sfruttano l’occasione per motivi personali, la giuria è mossa da rancori personali e ignoranza da true crime e il protagonista ha un atteggiamento ambivalente. Giurato non rinuncia mai a proporre uno sguardo oltre l’apparenza. Sceneggiato in maniera minimalista e diretto in maniera essenziale è uno sguardo libertario su morale e individualità privo di facili insegnamenti. Il regista racconta la natura degli uomini con occhio umanista e lo fa intrattenendo il pubblico e facendo grande cinema.