Un hotel tra le Dolomiti, nord Italia. Una donna israeliana aveva già pagato per due notti. Poi, arriva l’email dall’albergo, e il messaggio è un pugno nello stomaco:
“Il popolo israeliano, responsabile del genocidio, non è cliente gradito nella nostra struttura. Se volete annullare, la cancellazione è gratuita”.
Questa storia di antisemitismo l’ ho appresa tramite un gruppo WhatsApp.
Un’accusa delirante e sempre più utilizzata. Perfido e pericoloso antisemitismo. In Italia, con leggi come la Mancino contro l’odio, ci si domanda come certe parole possano ancora essere scritte.
Non è solo una questione di legge. Possiamo davvero ignorare tutto questo?