Una nuova e promettente scoperta scientifica offre speranza ai malati di Parkinson e di altre gravi malattie neurodegenerative come la corea di Huntington. La ricercatrice italiana e senatrice a vita Elena Cattaneo, insieme al suo team, ha recentemente vinto uno dei prestigiosi Synergy Grant Erc per il 2024 che promuove progressi sostanziali nella frontiera della conoscenza. Inoltre incoraggia nuove linee produttive di ricerca nonché nuovi metodi e tecniche. Il team finanziato dall’Unione Europea, ha l’obiettivo di sviluppare una nuova generazione di terapie personalizzate.
Terapie su misura contro il Parkinson
“La stessa malattia si può manifestare in modi diversi in persone diverse,” ha dichiarato la professoressa Cattaneo. Bisogna focalizzarsi su quanto sia cruciale adattare le terapie alle esigenze specifiche di ogni paziente. In particolare, il team si sta concentrando sull’uso di cellule staminali per combattere il Parkinson e la corea di Huntington. Nello specifico sono due malattie che danneggiano in modo grave e progressivo il sistema nervoso. Malattie caratterizzate da movimenti casuali e fluidi che sono involontari e non possono essere soppressi.
La malattia di Parkinson, ad esempio, è spesso causata dalla degenerazione dei neuroni che producono dopamina, una sostanza fondamentale per il controllo dei movimenti. Tuttavia, in alcuni pazienti si verificano anche problemi cognitivi legati a un diverso tipo di neuroni, quelli colinergici. L’obiettivo del progetto è creare cellule in grado di intervenire su entrambe queste disfunzioni, migliorando la qualità della vita di chi è affetto da queste malattie.
La sfida dell’accesso alle cellule staminali in Italia
Un punto delicato di questo progetto riguarda l’uso di cellule staminali embrionali. La legge italiana attualmente impedisce ai ricercatori di produrre queste cellule nel Paese, ma permette di acquisirle dall’estero. “C’è una sorta di ipocrisia insostenibile in tutto questo,” osserva Cattaneo. Fondamentale e necessario è trovare un equilibrio tra la tutela della legge e il desiderio di fare ricerca per il bene comune.
Una visione ambiziosa per il futuro
Per l’Unione Europea, questo tipo di ricerca rappresenta una priorità assoluta, tanto che finanzia solo i progetti più ambiziosi e promettenti. “L’Unione Europea ci obbliga ad avere visioni ambiziose degli obiettivi da raggiungere,” aggiunge Cattaneo, riconoscendo il ruolo cruciale dell’Europa nel sostenere una ricerca scientifica avanzata e libera da vincoli ideologici.
Questa nuova generazione di terapie su misura potrebbe rappresentare un enorme passo avanti per i pazienti, offrendo loro nuove prospettive e migliorando il trattamento di malattie come il Parkinson e la corea di Huntington. Il progetto è ancora agli inizi, ma il suo impatto potrebbe essere straordinario: un segno di speranza per milioni di persone in tutto il mondo che attendono una cura o un miglioramento significativo della loro condizione.