Ieri sera, nella suggestiva Sala Grande del Circolo dei lettori di Torino, si è svolta la presentazione di ‘Ritratti. Storie di costume’, il nuovo libro di Elena D’Ambrogio Navone, pubblicato da Castelvecchi. Un evento carico di emozione e di storie che sembrano vibrare tra le pagine di questo volume, che la giornalista di RAI 3 Camilla Nata ha descritto come “pagine dipinte”.
L’atmosfera era vibrante, non solo per l’attesa di ascoltare la scrittrice, ma anche per la presenza di ospiti d’eccezione come lo scrittore torinese Luca Bianchini e la cantante Iva Zanicchi. La Zanicchi, con la sua inconfondibile esuberanza e l’energia che sembra sfidare gli anni, ha incantato il pubblico. A più riprese, ha ricordato i suoi 84 anni, ma con una tale vitalità da apparire senza tempo, quasi un’icona vivente, esattamente come quelle che popolano il libro di Elena D’Ambrogio Navone.
‘Ritratti’ non è solo una raccolta di storie, è una vera e propria “passerella immaginaria” di figure immortali, come l’ha definita l’autrice stessa. Un susseguirsi di volti noti che hanno segnato l’arte, la moda, il cinema, la musica e lo stile: da Alain Delon, recentemente scomparso, a Yves Saint Laurent, passando per Andy Warhol e Vittorio Gassman, Maria Callas e Coco Chanel, fino a Gianni Agnelli e Helmut Newton. Personaggi che non hanno semplicemente vissuto il loro tempo, ma che lo hanno plasmato, influenzando generazioni e rimanendo punti di riferimento nel nostro immaginario collettivo.
Il libro di Elena D’Ambrogio Navone non si limita a raccontare vite illustri, ma è più ambizioso: penetra nell’anima dei suoi protagonisti, mostrandoci non solo la loro grandezza, ma anche le pieghe nascoste delle loro fragilità. Con una scrittura elegante e precisa, l’autrice ci accompagna in un viaggio che svela i lati più autentici e umani di queste icone, capaci di affascinare proprio per quella miscela unica di talento e contraddizioni che li rende indimenticabili.
L’opera si configura come un viaggio nel tempo e nello spazio, attraverso un caleidoscopio di vite straordinarie. È un libro che non solo si legge, ma si vive, perché dietro ogni ritratto si cela una storia, un pezzo di mondo, un frammento di cultura che ha lasciato un’impronta indelebile. Ritratti è, in fondo, un omaggio a ciò che di meglio la nostra società ha saputo esprimere, a quel mix di genialità, bellezza e carattere che ci ispira a essere qualcosa di più.
Alla fine della serata, l’applauso scrosciante e caloroso da parte del pubblico, coinvolto e partecipe per tutta la presentazione, ha spazzato via ogni dubbio: ‘Ritratti. Storie di costume’ è destinato a diventare un libro che si sfoglia e si risfoglia per scoprire, ogni volta, un nuovo lato di personaggi che credevamo di conoscere. Per chi non era presente, l’invito è di immergersi tra queste pagine che, come le ha definite Camilla Nata, sono “dipinte” con passione e sensibilità, regalando uno sguardo intimo su icone che continuano a vivere oltre il tempo.