Nel giorno di lutto nazionale in Israele per le vittime del 7 ottobre, appello alla consapevolezza collettiva. Nel giorno annunciato di lutto nazionale in Israele, dedicato al ricordo di tutti i caduti del 7 ottobre, Le Comunità ebraiche italiane si stringono e si uniscono al dolore di tutte le famiglie israeliane straziate dall’orrore e in lutto per i caduti civili e militari. Lo Stato ebraico conduce da oltre un anno una guerra di difesa contro il terrorismo fondamentalista islamico – unito nel progetto di sterminio iraniano – per la propria esistenza, fatta di quotidiana convivenza e cultura della vita.
Uno Stato che ha attuato e promosso percorsi di pace e accordi nella regione M.O., evidentemente scomodi a Hamas, Jihad e Hezbollah, sconcertatamente disconosciuti dall’Onu e dalle sue agenzie che collaborano con il terrore. Dinanzi all’inchino ai caduti e la lacerante presa di coscienza interna di quanto avvenuto, di attentati e lanci di droni che ancora oggi proseguono, ancora una volta ci appelliamo alla consapevolezza collettiva che la guerra di Israele al terrorismo su otto fronti adiacenti e lontani riguarda anche la reale minaccia, qui nelle nostre città europee, di cellule di radicalizzazione, favorite dal placet di alcune forze politiche, distorsione mediatica quotidiana e dei falsi pacifisti, con l’illusoria adesione a slogan di annientamento e rimozione dell’orrore della Shoah prima, e delle torture subite il 7.10, in questo lungo anno. Anche oggi nel 387-esimo giorno eleviamo la preghiera per il ritorno degli ostaggi, la guarigione dei feriti e il recupero forze dell’animo. Rispondendo anche oggi con la vita che continua. Cosi la presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni.
Ufficio Stampa Ucei
Lucilla Efrati
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