Un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip di Catanzaro, ha colpito 13 persone fortemente sospettate di far parte di un’organizzazione criminale dedita al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e al riciclaggio dei proventi derivanti da queste attività illegali. L’organizzazione era strutturata in cellule operative sia in Italia che all’estero, e i suoi membri, con ruoli diversi, avevano l’obiettivo di far arrivare migranti in Italia sfruttando la rotta del Mediterraneo orientale e di facilitare il loro successivo espatrio verso la Francia e altri Paesi del Nord Europa.L’operazione è stata condotta dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Crotone e dal Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata, con il supporto dei Reparti territoriali competenti, sotto la direzione della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro. Le azioni si sono svolte nelle province di Bologna, Brescia, Crotone, Roma, Imperia, Milano e Vibo Valentia.
“Quanto portato alla luce dall’operazione della Guardia di finanza, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, è l’ulteriore testimonianza che il traffico di esseri umani è una piaga di crescente diffusione che va contrastata senza indugi o sottovalutazioni. Alle Forze dell’ordine e alla magistratura va il mio apprezzamento per il costante impegno messo in campo su questo fronte” ha dichiarato il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi commentando l’operazione che ha consentito di assicurare alla giustizia 13 persone, membri di un’organizzazione criminale transnazionale che aveva l’obiettivo di favorire l’ingresso di migranti irregolari sul nostro territorio sfruttando la rotta marittima del Mediterraneo orientale e farli poi giungere in Paesi del Nord Europa. “Il quadro che emerge dalle complesse investigazioni conferma la necessità di proseguire lungo la strada intrapresa da questo Governo per contrastare con ogni mezzo, anche preventivo, i criminali senza scrupoli che si arricchiscono mettendo a repentaglio la vita stessa dei migranti” ha aggiunto il titolare del Viminale sottolineando come “tutto ciò renda evidente quanto sia importante superare le posizioni talvolta ideologiche di chi continua a farsi sostenitore di un’accoglienza indiscriminata anche quando questa finisce, di fatto, per favorire i vergognosi interessi di gruppi criminali”.
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