Criptovalute: Ucraina e Russia leader nell’Europa dell’Est

Nonostante la guerra e le sanzioni economiche, Ucraina e Russia emergono come leader indiscussi nel settore delle criptovalute, sostenendo la crescita della finanza decentralizzata

Nel pieno di una crisi geopolitica e finanziaria, Ucraina e Russia sono le protagoniste indiscusse nell’adozione delle criptovalute nell’Europa dell’Est. Secondo il report di Chainalysis, leader nell’analisi blockchain, i numeri sono impressionanti: tra luglio 2023 e giugno 2024, l’Ucraina ha ricevuto oltre 106 miliardi di dollari in criptovalute, mentre la Russia ha raggiunto la cifra record di 182,44 miliardi di dollari. Questo boom è stato alimentato dalla crescita esponenziale della finanza decentralizzata (DeFi) e dall’incremento dei trasferimenti istituzionali.

Nonostante le sfide economiche e normative, le criptovalute si stanno affermando come una risorsa stabile, in particolare in Ucraina, dove rappresentano una via di fuga dall’instabilità finanziaria dovuta alla guerra. L’aumento del 160% degli afflussi verso exchange decentralizzati (DEX) in Ucraina e del 173% in Russia riflette il passaggio a soluzioni che garantiscono maggior controllo sugli asset e minore esposizione ai rischi regolatori. La decentralizzazione, infatti, sta emergendo come un fattore chiave per eludere sanzioni economiche e pressioni normative.

In Russia, la diffusione di exchange privi di requisiti KYC (Know Your Customer) ha reso le transazioni crittografiche particolarmente attrattive, offrendo maggiore anonimato in un Paese sotto il peso delle sanzioni internazionali. La Banca di Russia, preoccupata per i potenziali rischi, ha avviato un’indagine sui trasferimenti transfrontalieri di criptovalute, con l’obiettivo di valutare l’impatto sull’economia e identificare eventuali criticità. Le principali banche coinvolte, tra cui Raiffeisenbank e Citibank, sono sotto osservazione per la loro partecipazione in questi flussi crittografici.

Le stime indicano che oltre 10 milioni di russi possiedono portafogli di criptovalute, un numero in costante crescita, segnale che il settore sta diventando un pilastro economico in Russia. Parallelamente, l’Ucraina vede nelle criptovalute una risorsa fondamentale per bypassare le restrizioni economiche e sostenere il paese in un contesto di guerra prolungata.

Con l’entrata in vigore del regolamento MiCA da parte dell’Unione Europea nel giugno 2024, l’Ucraina, aspirante membro dell’UE, potrebbe presto adottare nuove normative che faciliterebbero ulteriormente lo sviluppo del settore crittografico. Tuttavia, la Banca di Russia sottolinea la necessità di regolamentazioni rigorose per evitare che questo ecosistema diventi un canale per attività illecite.

Le criptovalute stanno riscrivendo le regole dell’economia dell’Europa dell’Est, ma rimangono sfide critiche in materia di regolamentazione e sicurezza finanziaria.