Zelenskij in missione diplomatica in Europa

Incontri cruciali tra Parigi, Londra, Roma e Berlino: Zelenskij cerca supporto occidentale per la guerra contro la Russia e la ricostruzione dell'Ucraina

Il presidente ucraino Vladimir Zelenskij ha intrapreso una nuova e decisiva missione diplomatica in Europa per rafforzare le alleanze e ottenere il sostegno militare e finanziario necessario per contrastare l’invasione russa. Questo tour, avviato il 9 ottobre 2024 con la partecipazione al Terzo Vertice “Ucraina-Sud-Est Europa” in Croazia, ha visto la presenza di 12 leader europei che hanno ribadito il loro impegno a sostenere l’indipendenza e la sovranità territoriale dell’Ucraina. Tra gli obiettivi principali di Zelenskij, l’adesione alla NATO e all’Unione Europea, considerata essenziale per garantire la sicurezza del Paese a lungo termine.

Durante l’incontro in Croazia, Zelenskij ha firmato un accordo di cooperazione strategica a lungo termine e ha avuto colloqui bilaterali con i leader di Albania, Macedonia del Nord e Slovenia, focalizzandosi sul supporto militare e logistico. Il 10 ottobre, il presidente ucraino è arrivato a Parigi, dove ha incontrato Emmanuel Macron per discutere della situazione militare e della necessità di intensificare il sostegno occidentale. Successivamente, si è recato a Londra per un vertice trilaterale con il Primo Ministro britannico Keir Starmer e il Segretario Generale della NATO, Mark Rutte, dove si è discusso dell’impiego di armamenti occidentali contro obiettivi russi e del piano di difesa ucraino a lungo termine.

Il leader ucraino a Londra con il Primo Ministro britannico Keir Starmer.

Un elemento cruciale di questi incontri è il cosiddetto “piano per la vittoria” del presidente ucraino, un progetto ambizioso che non mira solo alla sconfitta militare della Russia, ma anche alla ricostruzione economica e alla stabilizzazione politica del Paese. Nel contesto di questo piano, l’Unione Europea ha approvato un prestito di 35 miliardi di euro per coprire le urgenti necessità finanziarie di Kiev, utilizzando i fondi derivanti dagli attivi russi congelati.

Durante il suo tour europeo, Zelenskij è stato accolto a Roma dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Il tour ha proseguito con una tappa a Roma, dove Zelenskij è stato accolto da Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, per consolidare il consenso unanime tra gli alleati europei. La visita si inserisce in un momento di crescente tensione geopolitica e di evoluzione rapida sul campo di battaglia. Sebbene l’Ungheria si sia espressa contraria all’ingresso dell’Ucraina nella NATO, temendo un’escalation del conflitto, il presidente ucraino ha ribadito che il percorso verso l’adesione alla NATO e all’Unione Europea è irreversibile, nonostante le opposizioni di Mosca e di alcuni Stati membri dell’Alleanza Atlantica.

Fonti di Bloomberg, indicano che il leader ucraino si sta mostrando aperto a valutare possibili negoziati, spinto dalle pressioni di alleati occidentali, in particolare dagli Stati Uniti. L’obiettivo è arrivare a un accordo che possa porre fine al conflitto senza compromettere la sovranità ucraina. Tuttavia, Zelenskij si sta preparando a negoziare da una posizione di forza, convinto che solo con il sostegno militare e finanziario dell’Occidente l’Ucraina potrà raggiungere la pace e proteggere il suo futuro.

Il tour diplomatico si concluderà a Berlino, dove il presidente ucraino incontrerà il cancelliere tedesco Olaf Scholz per ulteriori discussioni sulla strategia militare e sugli aiuti economici. In questo contesto, il “piano per la vittoria” rimane un punto centrale per ottenere garanzie di sicurezza a lungo termine per l’Ucraina, ma la strada verso un accordo finale rimane incerta, soprattutto a causa delle divisioni tra gli alleati su come meglio sostenere Kiev.

Con la guerra che prosegue e il panorama politico internazionale in evoluzione, il viaggio di Zelenskij rappresenta un tentativo di consolidare il sostegno europeo e preparare il terreno per i futuri negoziati di pace, mantenendo al centro la sovranità e la dignità dell’Ucraina.