Domenica, le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno confermato di aver condotto una vasta operazione aerea, basata su informazioni di intelligence, che ha coinvolto decine di velivoli dell’Aeronautica Militare Israeliana (IAF), tra cui caccia, aerei da rifornimento in volo e velivoli per l’intelligence. Gli attacchi hanno colpito obiettivi militari appartenenti ai ribelli Houthi nelle aree di Ras Isa e Hudaydah, in Yemen.
Tra i bersagli colpiti figuravano centrali elettriche e un porto marittimo utilizzato per l’importazione di petrolio, che, secondo l’IDF, era sfruttato dagli Houthi per il trasferimento di armi iraniane nella regione, oltre che per il rifornimento di materiali militari e carburante.
L’IDF ha specificato che l’operazione è stata una risposta diretta ai recenti attacchi degli Houthi contro Israele.
“Nell’ultimo anno, gli Houthi hanno agito sotto la direzione e il sostegno finanziario dell’Iran, collaborando con milizie irachene per colpire Israele, destabilizzare la regione e compromettere la libertà di navigazione internazionale. L’IDF resta risoluta nel continuare a operare, sia vicino che lontano, contro qualsiasi minaccia per i cittadini israeliani”, ha dichiarato l’IDF.
Lo scorso luglio, caccia israeliani avevano già colpito 12 obiettivi militari Houthi nel porto di Al Hudaydah. Secondo i media arabi, l’operazione aveva preso di mira raffinerie di petrolio, la centrale elettrica di Ras Katib e altre infrastrutture nelle vicinanze del porto.
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