Secondo il Washington Post, un alto funzionario del Dipartimento di Stato ha riferito che Israele avrebbe accettato una sospensione temporanea di alcune operazioni militari nella Striscia di Gaza per permettere una campagna di vaccinazione contro la poliomielite. Tuttavia, l’ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che Israele non ha accettato “pause nei combattimenti per somministrare vaccini contro la poliomielite”, ma piuttosto “l’assegnazione di specifiche aree nella Striscia di Gaza” per scopi non specificati.
La formulazione di questa dichiarazione sembrerebbe evitare di parlare apertamente di una pausa umanitaria, in assenza di un accordo di cessate il fuoco che è stato criticato da alcuni membri della coalizione di Netanyahu, scrive il WP. Un funzionario del Dipartimento di Stato ha inoltre spiegato che il Segretario di Stato americano Antony Blinken, durante un incontro con Netanyahu in Israele la settimana scorsa, aveva sollecitato una campagna di vaccinazione sicura dopo che un caso di poliomielite era stato confermato a Gaza. La guerra tra Israele e Hamas, iniziata a inizio ottobre, ha gravemente compromesso le vaccinazioni e altre cure sanitarie nell’area.
Nel frattempo, il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha espresso preoccupazione per le recenti operazioni militari israeliane su larga scala nella Cisgiordania occupata, condannando la perdita di vite umane, inclusi bambini, e chiedendo la cessazione immediata delle operazioni.
L’ambasciatore israeliano all’ONU, Danny Danon, ha respinto le critiche, sostenendo che l’Iran ha cercato di introdurre esplosivi sofisticati in Cisgiordania per attentati suicidi in Israele. Le operazioni israeliane, secondo Danon, mirano a prevenire il terrorismo e proteggere i civili israeliani.
Le forze israeliane hanno riferito di aver ucciso cinque militanti palestinesi in una moschea a Tulkarem, in Cisgiordania, tra cui un leader locale della Jihad islamica. La Jihad islamica ha confermato la morte di uno dei suoi comandanti, Muhammad Jaber, durante uno scontro con le truppe israeliane.
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