L’Imam nasconde il profilo ma noi lo vediamo lo stesso….

Tra il 10 e l’11 di luglio 2024 la pagina Facebook del centro islamico bolognese “Iqraa”, così come il profilo personale del predicatore pakistano del centro, Zulfiqar Khan, risultavano non più visibili. Erano irreperibili sul motore di ricerca del social network.

Ciò avveniva dopo la risposta del Ministero degli Interni all’interrogazione parlamentare degli onorevoli Sara Kelany e Marco Lisei al ministro Piantedosi per quanto riguarda le esternazioni di odio e di sostegno a Hamas fatte da Khan dal pulpito della moschea e pubblicati sui social.

La risposta del Ministero degli Interni, esposta dal sottosegretario Molteni martedì 9 luglio, è la seguente:

La capillare attività info-investigativa, condotta dalla citata Direzione e dalle predette D.I.G.O.S, tesa alla continua ricerca di elementi che possano essere sintomatici di un rischio per la sicurezza dello Stato, è stata ulteriormente incrementata a seguito degli attacchi terroristici del 7 ottobre 2023.

In tale contesto, si inseriscono gli approfondimenti condotti sul conto del cittadino pakistano ZULFIQAR Khan, entrato in Italia nell’agosto del 1995 e attualmente titolare di permesso di soggiorno di lungo periodo per motivi di lavoro autonomo.

Il predetto risulta essere presidente dell’associazione culturale islamica “IQRAA” sita a Bologna e, nella veste di “esperto” dei precetti della religione islamica, partecipa a numerosi incontri (anche televisivi), dove non di rado ha esternato posizioni intransigenti riguardanti tematiche sull’occidente, sull’omosessualità, sul ruolo della donna e, dopo gli attacchi del 7 ottobre, anche sul popolo palestinese e sul Governo israeliano, manifestando apprezzamento per le azioni condotte da Hamas.

Tali esternazioni, riportate anche su profili social e sul web, hanno già formato oggetto di informativa all’Autorità Giudiziaria, volta a consentire a quest’ultima di effettuare le proprie valutazioni in ordine all’eventuale rilevanza penale dei contenuti espressi”.

In seguito alla risposta del Ministero degli Interni sparivano dunque gli account; i contenuti non sono più disponibili. Come mai? Sono intervenute le autorità?

E invece no! L’accesso è stato interdetto esclusivamente al traffico web italiano. E’ tutto accessibile sia dall’estero che tramite VPN e molti dei followers di Khan situati in Italia sembrano saperlo molto bene, visto che continuano a seguire e a mettere “likes” ai contenuti.

Khan continua dunque a tenere i propri sermoni presso il centro islamico e venerdì 12 luglio se l’è nuovamente presa con “quelli che occupano le poltrone”:

Quelli che occupano le poltrone, quelli che non fanno contento il suo Signore ma i poteri che esistono sulla Terra e loro cominciano alzare il dito contro l’Islam, vuol dire contro pace” (video breve, 2:21).

E ancora:

“…oggi stiamo vedendo l’influenza che viene da fuori della poltrona per avere il controllo del mondo. E questo è un trappola che piano piano si vede che forse cade anche l’Europa dentro questa trappola…Ma stiamo vedendo che adesso come in passato anche oggi i leader dell’Europa stanno svegliando. Abbiamo visto il cambiamento in Francia…”

Khan tira poi in ballo ancora i cosiddetti “poteri sionisti”:

“…Non vuol dire che se attorno a noi c’è un ambiente sionista che vuole fare avere paura. Noi non abbiamo la paura di nessuno, solo di Allah”.

Certo, è curioso, Khan dice di non avere paura di nessuno, di poter dire quello che vuole perché in Italia c’è la Costituzione che gli fa “ombrello” mentre il Corano “indica la via”, intanto però qualcuno limita al traffico web italiano l’accesso agli account. Cose strane.

Nel sermone Khan si è anche spinto in curiose teorie dottrinarie, spiegando che tutti (cristiani, ebrei, musulmani, hindu) seguono lo stesso dio, ma allo stesso tempo presenta tutti i profeti come musulmani e sostiene che “Tutti quelli che vivono sulla Terra dopo che è arrivato Maometto sono Ummah (comunità) di Maometto”. (07:06).

Al minuto 08:32 Khan tira in ballo un detto di Maometto presentato così:

Non c’è un yahudi, un ebreo, un giudeo, o un nasareo, un cristiano che ha sentito di me e non avrà fede, non ha creduto su quello che è stato mandato, vuol dire il Quran. Cosa vuol dire? Vuol dire che Muhammad sws sta dicendo tutti quelli yahud o nasrani, vuol dire tutta la umanità che ha sentito di me e non ha avuto l’imaan (fede) su quello che io sono stato dato lui è del gente del fuoco…Questo è il hadith del Profeta sws”.

Sempre secondo Khan, non esisterebbero versetti nella Bibbia o nel Corano dove Abramo, Isacco o Giacobbe affermano di essere ebrei, così come Gesu Cristo non avrebbe detto di essere ebreo o cristiano. Per Khan “tutti hanno detto che noi siamo musulmani”. (video breve 01:05)

Evidentemente la cronologica storica è un’opinione.

Sempre secondo il predicatore pakistano, Allah è l’unico nome che non viene tradotto o manipolato:

Allah, che viene da Ilah, stesso Allah se noi prendiamo la Bibbia o Injil in lingua araba noi troviamo lì non è scritto Dio, o God o Hud, lì è scritto Allah”.

Per forza! Allah è il termine per indicare “Dio” in arabo.

Secondo l’Enciclopedia Britannica l’origine del nome “Allah” può essere fatta risalire ai primi scritti semitici in cui la parola per dio era il, el o eloah, gli ultimi due usati nella Bibbia ebraica (Antico Testamento). Allah è la parola araba standard per Dio ed è usata dai cristiani e dagli ebrei di lingua araba, nonché dai musulmani.

Il defunto prof. Gabriele Mandel, islamologo, docente universitario, vicario per l’Italia (fino alla sua morte) della confraternita Sufi Jerrahi Halveti, nella traduzione del Corano della UTET da egli stesso curata spiega così il termine “Allah”:

La Divinità assoluta e unica (contrazione di al, articolo definito, e ilah: divinità). In periodo preislamico , e in particolare nei regni sudarabici, la divinità era già detta Allah; alilah al maschile e ailaha (alLat) al femminile”…Il padre del profeta Maometto si chiamava AbdAllah. Con la predicazione del Profeta il termine perse del tutto il carattere di nome proprio di un dio, diventando l’indicazione generalizzata della Divinità in assoluto”.

In poche parole, Allah non è il nome proprio del dio dei musulmani, ma è “dio” in lingua araba e lo era anche prima dell’arrivo di Maometto. Non a caso, chi ha assistito a qualche funzione cattolica a Malta sa bene che “dio” è chiamato Allah, perché il maltese deriva in parte anche dall’arabo.

Tornando però a questioni più sensibili, a fine sermone Khan ha dichiarato:

Tanti confusioni che stanno mettendo alcuni personaggi alzando le dite verso al Iqraa che qua seminano el odio…”

E’ forse il caso di riprendere dunque alcune delle esternazioni fatte da Khan nei mesi scorsi:

Sermone del 25 maggio 2024

Questo piccolo guerriero, un gruppo di persone che si chiama Hamas. Loro hanno fatto capire al mondo che questi sono vigliacchi (Israele, sionisti), non possono far niente contro gli uomini, loro possono solo andare contro i bambini, contro le donne, contro i civili”. (12:59)

Noi abbiamo visto, tanti fratelli hanno paura di dire che Hamas è un gruppo sincero, mujahidin, perché avevano bombardato su tutti i musulmani d’Europa che per forza devo dire che Hamas è un’organizzazione terrorista. Hanno provato con me anche dal 7/10 in poi, sempre abbiamo avuto questa posizione che Hamas non è un’organizzazione terrorista. Loro stanno difendendo il loro territorio”. (32:47)

Noi ringraziamo Allah sws tramite questi guerrieri mujahidin del Hamas che hanno fatto scoprire questa realtà, questa verità, che questi (israeliani, americani) sono terroristi, sono assassini…”. (53:54)

Sermone del 19 aprile 2024

19:48: “Hamas, Hezbollah, Siria, Iran e Yemen, non vogliono uccidere, non vogliono fare male ai civili” e successivamente invocava: “Quel castigo che stiamo aspettando che viene da parte di Allah, con le mani di Hamas e Hezbollah…”.

Sermone del 26 aprile 2024

Il giorno che è nata l’America è nata anche la miscredenza, è nata anche l’idea dell’omicidio, del genocidio, è nato il padre della falsità che si chiama semitismo…Nel 1700 nasce America, nel 1700 nasce anche questa parola, semitismo”. (04:00)

“  …anche qua si trovano le bugie quando dicono i palestinesi Hamas ha ammazzato centinaia di persone che festeggiavano la loro festa….Erano carri armati israeliani, erano elicotteri israeliani che hanno bombardato contro questi civili che festeggiavano…Nessuno può dimostrare che Hamas, Hezbollah o Iran hanno colpito i civili dentro Israele. Non c’è neanche un episodio…Sono ingannatori, quando viene parlato di Israeliti, sono ingannatori”. (07:19)

Esternazioni su ebrei, ebraismo e israeliti:

In un filmato del maggio 2021, Khan viene ritratto in Piazza Maggiore a Bologna, microfono alla mano, mentre afferma che “gli ebrei sono crudeli perché usano l’intelligenza per fare male agli altri” (Min 4:40 circa). Nel novembre del 2023, alla trasmissione “Dritto e Rovescio”, Khan dichiarava: “Gli israeliti sono terroristi e ingannatori secondo la Bibbia” aggiungendo che” l’inganno con il fine dell’interesse fa parte della fede ebraica”. Il 19 aprile 2024, dal pulpito della sua moschea, Khan accusava Netanyahu di essere un “assassino, estremista rabbino”. Ovviamente la lista è ben più lunga. Quelle riportate sopra sono solo alcune esternazioni, che vanno tra l’altro accompagnate da una serie di immagini di jihadisti di Hamas rilanciate da Khan sul proprio profilo personale Facebook.

E’ bene poi ricordare che Khan, tra il 6 e l’8 luglio 2024 ha attaccato pesantemente anche Magdi Allam:

Questo Magdi Cristiano Allam, un egiziano, era musulmano. Come era non ho bisogno di dare la pubblicità che tipo di musulmano era. Oggi che noi lo conosciamo come cristiano. Ma posso dire tranquillamente che lontano dalla verità…Lontano dalla religione”.

E ancora, rivolgendosi a Magdi Allam:

“…Quran non ti dico di studiare perché hai vomitato tutta la tua cattiveria contro l’Islam…Conto il Quran”…

Anche se non si tratta di una vera e propria fatwa l’’ambiguità’ del linguaggio potrebbe spingere qualcuno a interpretarla come tale.

Questa è la situazione presso il centro islamico Iqraa di Bologna.

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