La Russia ha lanciato un attacco diurno su diverse città ucraine, colpendo anche la capitale Kiev dove è stato bersagliato il principale ospedale pediatrico del Paese, l’Ohmatdyt. La comunità internazionale ha unanimemente condannato l’atto, definito da Kiev come “terrorismo”, mentre l’Italia l’ha descritto come un “crimine contro l’umanità”.
Il numero esatto delle vittime del massiccio attacco di oggi, che ha visto il lancio di 38 missili, di cui 30 intercettati dalla contraerea ucraina, continua a variare. Finora si contano almeno 31 morti, di cui 17 a Kiev, e oltre 125 feriti. È difficile determinare se i danni all’ospedale, parzialmente distrutto dalle immagini, siano stati causati da frammenti di un missile intercettato o da un colpo diretto. Le autorità ucraine sostengono che l’Ohmatdyt sia stato colpito deliberatamente da un missile da crociera russo.
Il ministero della Difesa russo ha respinto queste accuse come “assolutamente false”, affermando di aver preso di mira solo obiettivi militari e sostenendo che l’ospedale è stato colpito dai detriti di un missile intercettato dal sistema antiaereo ucraino. Mosca ha anche accusato Kiev di esagerare per attirare l’attenzione dei sostenitori della NATO.
Secondo l’Aeronautica ucraina, le forze russe hanno utilizzato missili da crociera, balistici e droni in un attacco combinato contro le città ucraine, il più sanguinoso del 2024. Il ministro dell’Interno, Ihor Klymenko, ha riferito che in tutto il Paese sono state danneggiate più di 50 strutture civili, tra cui edifici residenziali, un centro commerciale e due strutture mediche. Oltre all’Ohmatdyt, a Kiev è stata colpita una clinica ostetrica, causando almeno quattro morti. Undici persone sono state uccise anche nella regione di Dnipropetrovsk, di cui 10 nella città di Kryvyi Rig, e tre a Pokrovsk, vicino alla linea del fronte.
Il capo dell’ufficio presidenziale ucraino, Andriy Yermak, ha definito i raid “genocidio”, “fascismo” e un tentativo di “intimidire il mondo prima del vertice della NATO” che inizierà domani a Washington. Zelensky, in visita a Varsavia prima di volare a Washington, ha chiesto una “risposta più forte dell’Occidente” e ha annunciato la richiesta di una riunione d’emergenza del Consiglio di Sicurezza ONU.
I nuovi attacchi sono stati condannati dalle Nazioni Unite, dall’UE e da diversi Paesi occidentali, tra cui l’Italia. Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha parlato di “crimini di guerra”.
I bombardamenti di oggi hanno sollevato interrogativi sulla capacità di difesa antiaerea ucraina, messa alla prova dopo numerosi raid che nei mesi scorsi avevano preso di mira soprattutto centrali elettriche e aeroporti militari. Nel frattempo, in attesa delle conclusioni del summit NATO, Zelensky ha annunciato la firma di un accordo di sicurezza con il premier polacco Donald Tusk, che include una disposizione per l’abbattimento di missili e droni russi lanciati nello spazio aereo ucraino in direzione della Polonia. “Ci impegniamo a metterlo in pratica”, ha dichiarato Zelensky, mentre Tusk ha chiesto agli alleati “una chiara cooperazione per una responsabilità condivisa”.
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