Nella Milano del boom economico Celestina è una PR molto affermata. Attraverso amicizie potenti la donna si occupa di ogni cosa i suoi clienti le chiedono. Tutto è servibile dietro compenso per l’imprenditrice da donnine compiacenti a finti sequestri. Gli anni sessanta sono il palcoscenico adatto per descrivere un paese dedito al divertimento e al facile guadagno. Celestina si serve di tutti ma non si concede a nessuno nel suo lavoro che svolge incontrando personaggi di ogni genere e manipolandoli con il sorriso.
La Celestina Pr è un film del 1965 diretto da Carlo Lizzani. Esempio di commedia all’italiana si conferma un lavoro di grande spessore pur non essendo passato alla storia. Lizzani affida ad Assia Norris il ruolo della protagonista , la Norris è bravissima a dar vita a un personaggio perennemente in bilico ma di grande spirito. Dopo un silenzio durato quindici anni, l’ex diva dei telefoni bianchi torna sullo schermo con un personaggio lontano dal suo essere.
Scaltra e sorridente la Celestina si muove tra l’alta società intuendone le necessità e provando a soddisfarle a fronte di un compenso o di un favore da poter utilizzare alla bisogna. Scritto in maniera egregia il film racconta un periodo storico con brillante ironia. Il dramma di alcuni personaggi s’intuisce come retrogusto smorzato immediatamente da un tono leggero. Ottimo il casting dei comprimari tra i quali Piero Mazzarella, Raffaella Carrà e Franco Nero in ruoli a loro calzanti .Mazzarella è un dirigente con la mania del sesso, Franco Nero un promesso sposo mentre la Carrà sorprende nella parte di una passeggiatrice di grandissimo cuore.
Un titolo nascosto che Lizzani confeziona con sapienza e stile dimostrando il suo essere eclettico e la sua passione per l’attualità. La Milano del film è quella del 65 ma i personaggi potrebbero essere odierni . Cinema che affronta con il sorriso sulla bocca i molti vizi e le poche virtù di uomini e donne, ammantando la scena di malinconia.