Nella notte a Milano si è verificata una sparatoria tragica. Un giovane di 18 anni di nome Jhonny Sulejmanovic, originario di Torino, è stato attaccato e ucciso da un gruppo di individui mentre si trovava all’interno di un furgone in via Varsavia, al civico 4, dietro al mercato Ortofrutticolo. I suoi aggressori hanno prima vandalizzato il Fiat Ducato grigio in cui viveva, sfondando i vetri, e poi hanno sparato alla vittima con una pistola calibro 765, colpendolo al torace con almeno sei colpi fatali.
La sparatoria è avvenuta intorno alle 3.15 del mattino di venerdì 26 aprile. Immediatamente sono stati chiamati i soccorsi, ma nonostante i loro sforzi, Jhonny è stato dichiarato morto poco dopo essere stato trasportato in ospedale. Nel furgone c’era anche sua moglie Samantha, della stessa età, che, sebbene non fosse stata ferita fisicamente, è stata portata al pronto soccorso in stato di shock.
Le indagini sulla vicenda sono in corso da parte della squadra mobile della polizia. Al momento, non ci sono indizi sugli aggressori, ma le autorità stanno analizzando le registrazioni delle telecamere nella zona. Considerando che all’orario dell’incidente il mercato Ortofrutticolo era aperto e frequentato, gli investigatori stanno intervistando numerosi testimoni.
Secondo le prime informazioni, i killer avevano invitato Jhonny a bere qualcosa insieme poche ore prima dell’aggressione, probabilmente per chiarire una situazione. Tuttavia, sua moglie avrebbe cercato di dissuaderlo. La squadra mobile sta analizzando le relazioni di Jhonny, escludendo i familiari. La vittima e la sua famiglia si erano stabiliti da alcuni mesi in quel parcheggio. Una delle ipotesi in esame è che l’attacco possa essere stato legato alla sua presenza in quella zona.
La sorella di Jhonny, Sara, 20 anni, intervistata da LaPresse, ha raccontato di aver assistito all’arrivo di almeno sei persone armate di coltelli e pistole e alla morte violenta di suo fratello dopo essere stato brutalmente aggredito. Il fratello della vittima, Kevin, 19 anni, ha riferito a LaPresse di aver fornito agli investigatori i nomi di almeno due individui coinvolti nell’aggressione, i quali sarebbero fuggiti a bordo di una Seat nera, di cui ha comunicato la targa. Secondo Kevin, questi due uomini avrebbero avuto precedenti legami con il mercato delle pulci “Balon” di Torino.