Il direttore del Museo della Brigata Ebraica di Milano Davide Riccardo Romano ha replicato attraverso l’Ansa al sindaco di Milano Giuseppe Sala che ha invitato stamane la Brigata ebraica a non contestare lo slogan dell’ ANPI “cessate il fuoco ovunque” che è alla base della manifestazione.”Ringrazio il sindaco per i tanti consigli di cui ci onora, ma come ben sa le cose sono sempre più complesse di quanto appaiano. Ci sono accordi tra ANPI da una parte, e Brigata Ebraica e Comunità ebraica dall’altra nel ricordare sempre – insieme al Cessate il fuoco – anche gli ostaggi ancora nelle mani degli stupratori di Hamas. Accordi non rispettati dall’ANPI. Provi il sindaco a sentire pure noi, e non solo e sempre l’ANPI. E scoprirà che nonostante tutto, stiamo lavorando a testa bassa per portare più persone possibile alla manifestazione del 25 aprile: gente di centrosinistra, di centrodestra e di centro. Associazioni combattentistiche e partigiane.
Oppositori del regime iraniano e di quello russo. Oltre alla comunità ucraina che da due anni condivide il nostro spezzone di corteo, e con cui stiamo avendo i maggiori problemi “grazie” allo slogan scelto dall’ANPI che per loro significa morte, occupazione e dittatura. Ovvero, fascismo. Stiamo lavorando per superare tutte le difficoltà, per fare sì che la nostra sia la parte di corteo dove ci saranno tutte insieme più diversità religiose, più comunità nazionali, e più pensieri diversi. E sapremo fare di tutte queste differenze – come sempre – una ricchezza grazie ai valori comuni di amore per la democrazia e la libertà, contro i regimi sanguinari di ieri e di oggi.”
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