Figlio di Umberto II, ultimo re d’Italia e della regina Maria Josè, è deceduto a Ginevra. il 12 febbraio avrebbe compiuto 87 anni.
Vittorio Emanuele di Savoia è morto a Ginevra dove viveva da anni. La notizia è stata annunciata dalla Real Casa. Il 12 febbraio avrebbe compiuto 87 anni. Il figlio di Umberto II, l’ultimo re d’Italia, e della regina Maria Josè, è deceduto a Ginevra. Il comunicato recita: “Alle ore 7.05 di questa mattina, 3 febbraio 2024, Sua Altezza Reale Vittorio Emanuele, Duca di Savoia e Principe di Napoli, è serenamente venuto a mancare, circondato dalla sua famiglia. Luogo e data delle esequie saranno comunicati appena possibile”. Vittorio Emanuele di Savoia ha suscitato controversie e scandali che hanno offuscato la sua immagine internazionale, soprattutto in Italia. È importante sottolineare che il principe è stato assolto da tutte le accuse, ad eccezione di una condanna a 6 mesi con la condizionale per il porto abusivo di armi.
Un episodio rimasto impresso nella memoria collettiva riguarda la tragica morte di Dirk Hamer, un giovane tedesco di 19 anni ferito alla gamba mentre dormiva su un’imbarcazione a Cavallo, in Corsica, nell’agosto del 1978. Hamer morì a causa delle ferite nel dicembre dello stesso anno.Vittorio Emanuele fu accusato di aver sparato due colpi con la sua carabina durante una colluttazione notturna con un gruppo di giovani italiani in vacanza sull’isola, di cui faceva parte Hamer. Durante quei giorni, il principe trascorreva le vacanze con la moglie e il figlio nella casa al mare di Cavallo.
L’arresto da parte della Gendarmeria francese avvenne in seguito a indagini incomplete e poco accurate. La difesa dimostrò che altri avevano sparato quella notte, poiché il calibro e il rivestimento dei proiettili differivano da quelli della carabina di Vittorio Emanuele. Nel novembre 1991, l’accusa di omicidio volontario cadde, e il principe fu condannato a 6 mesi.Nel 2006, nuove accuse emersero in relazione al casinò di Campione d’Italia, ma nel 2010 Vittorio Emanuele fu scagionato. Durante la sua detenzione nel 2006, una microspia registrò una conversazione in cui il principe vantava di aver sparato a Hamer. Nel 2017, la Cassazione stabilì che l’assoluzione francese non escludeva la responsabilità civile ed etica del principe per la morte di Hamer avvenuta durante la sparatoria.
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