Fronte di Gaza Nord
L’esercito israeliano sta avanzando nel quartiere nord est di Jabalia. Le truppe ed i tank partiti dal “lato del mare” – per capirci – sono ormai molto vicini al “Jabalia refugee camp market”, cioè nel cuore del distretto di Jabalia; il fronte ora è rappresentato da via El Awda, oltre la quale inizia un fitto insediamento urbano attraversato da stretti vicoli. Sul lato est del distretto di Jabalia, la colonna che aveva raggiunto la settimana scorsa l’Ospedale Indonesiano ha scavalcato via Generale Beit Lahiya ed ora l’ospedale in questione è stretto tra due schieramenti militari, sia sul lato nord che sul lato ovest. In questo modo il quartiere di Beit Lahia, all’estremo nord ovest della striscia, è quasi completamente circondato.
L’altra grande azione nel settore nord della Striscia di Gaza è la penetrazione che le truppe con la Stella di Davide hanno eseguito nel distretto di Shejaiya. La colonna militare che, in quest’area, sta tagliando la Striscia in direzione ovest – est, ha superato a nord la Chiesa di San Porfirio (ma senza occuparne le vicinanze) ed è entrata in profondità in quella che era considerata la principale roccaforte di Hamas a Gaza-città. Il movimento delle truppe è stato molto più rapido di quanto ci si aspettasse ed ora le punte avanzate dell’attacco hanno raggiunto via Al Khalayel e sono all’incirca giunte davanti al “Glacè Ice Cafe”. Allo stesso tempo le formazioni israeliane partite dalla barriera di divisione sono avanzate sullo stesso asse in drezione est-ovest; in questo modo Israele sta formando un tenaglia che potrebbe avvolgere tutta la parte sud della città di Gaza – il distretto di Kuba – ancora controllato da Hamas. Tra le ganasce della tenaglia non dovrebbero esserci, a occhio, più di un paio di chilometri.
Fronte di Gaza sud
L’attacco israeliano sulla città di Khan Jounis ha portato le truppe israeliane a 900 metri dal Municipio, le truppe sono ormai vicinissime al cuore della città e a poche centinaia di metri dalla rotatoria dove Via Salah Al Denn si incrocia con via Al Quds, questa arteria rappresenta ora la linea del fronte a nord est di Khan Younis, dove si estende l’abitato di Bani Suhleila. Anche su quest’ultimo insediamento assistiamo ad una manovra a tenaglia, mentre le colonne militari giunte da nord spingono verso il centro cittadino e sono giunte su via Al Quds, quelle partite dalla barriera di divisione hanno superato via Rabaya e premono verso Bani Suhleila da est, in direzione opposta. Se e quando le due ganasce della morsa che preme su di Bani Suhleila si chideranno, l’intera area di Jarara – a nord – sarà completamente circondata. Gli avanzamenti israeliani degli ultimi giorni, che hanno raggiunto le principali roccaforti di Hamas nell’intera Striscia, hanno probabilmente diminuito fortemente la capacità del gruppo di potersi muovere all’interno dei tunnel. I miliziani di Hamas devono ora agire maggiormente allo scoperto, anche per tentare di difendere le zone che ritengono indispensabili per la loro sopravvivenza militare a Gaza. Questo potrebbe spiegare perché in questa fase dei combattimenti assistiamo per la prima volta alla presa di folti gruppi di prigionieri da parte dell’esercito israeliano.
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