Il risultato delle elezioni olandesi, ancora in attesa di essere definitivamente ratificato, vede emergere una certezza: la schiacciante vittoria della destra nazionalista guidata da Geert Wilders. Tuttavia, il quadro politico presenta un enigma significativo: riuscirà questa fazione a formare il governo? Una sorpresa arriva dalle forze politiche di centro e destra, che, contrariamente alle dichiarazioni precedenti, stanno ora inviando segnali di disponibilità a collaborare con Wilders.
Almeno 37 seggi
Dopo un quarto di secolo di presenza in parlamento, il Partito della Libertà (PVV) di Wilders sembra destinato a conquistare ben 37 seggi, il doppio rispetto alla sua precedente rappresentanza, superando nettamente il suo rivale più prossimo, l’alleanza di sinistra guidata dall’ex commissario Ue Timmermans. “Il PVV non può più essere ignorato”, afferma con sicurezza Wilders, aggiungendo: “Governeremo”. Questa vittoria, sottolinea la Bbc, ha scosso profondamente la scena politica olandese, ma ora la sfida è convincere gli altri partiti a unirsi a lui per formare una coalizione. Per raggiungere la maggioranza, sono necessari 76 seggi su un totale di 150 parlamentari.
Chi è Wilders
Geert Wilders, con la sua distintiva chioma platinata, ha persuaso la maggioranza degli elettori ad abbracciare la sua posizione ferma sul “no ai migranti, no alle scuole islamiche, no al Corano e no alle moschee”. Se i risultati saranno confermati, Wilders diventerà la forza determinante nel dare vita a una coalizione di orientamento marcatamente di destra, dopo anni trascorsi all’opposizione. Wilders ha elogiato il governo di Vladimir Putin, mobilitandosi contro quella che ha descritto come “russofobia isterica” in Europa.
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