Ieri, presso la sede amministrativa di Borello Supermercati a Castiglione Torinese (Torino), si è tenuta una conferenza stampa carica di emozione e ispirazione. Andrea Devicenzi, atleta paralimpico di fama internazionale, ha annunciato una sfida straordinaria: il tentativo di stabilire il Record del Mondo sulle 24 ore in pista. L’obiettivo? Percorrere 500 chilometri in un solo giorno sul velodromo coperto di Palma de Maiorca, nelle Isole Baleari, il 7 e 8 giugno prossimi. Un’impresa titanica, mai tentata prima da un atleta paralimpico, che sarà ufficialmente omologata dalla World Ultra Cycling Association.
Un traguardo che trascende lo sport, incarnando forza d’animo e tenacia, destinato a lasciare il segno. Alla base di questa impresa vi è di fatto un progetto più ampio, nato dalla volontà di Devicenzi di dimostrare che i limiti esistono solo per essere superati. L’obiettivo non è soltanto quello di conquistare un primato, ma anche di trasmettere un messaggio potente, capace di ispirare e coinvolgere. Attraverso questa sfida, l’atleta mira a dare voce alla comunità paralimpica e a sensibilizzare l’opinione pubblica sullo sport come strumento di inclusione e crescita personale.
Ad aprire l’evento è stato Fiorenzo Borello, titolare di Borello Supermercati e main sponsor dell’impresa, che ha condiviso ricordi personali legati al mondo del ciclismo: “Parlando di biciclette, mi fa tornare indietro all’infanzia. La bicicletta era l’unico mezzo per potermi spostare quando vivevo in campagna, praticamente isolato. Per i primi quattordici anni è stata una compagna fondamentale. Poi l’ho abbandonata fino ai cinquant’anni, quando, grazie a una collaboratrice d’azienda che correva a livello nazionale, ho avuto la fortuna di tornare nuovamente sulle due ruote. Dopo vari allenamenti, non avrei mai creduto di poter tornare a fare certe cose… Oggi, qui a Castiglione Torinese, dove vivo, corro con una settantina di amici. Ho anche sponsorizzato un film, ‘El diablo’ diretto da Claudio Capuzzi – che racconta la straordinaria carriera di Claudio Chiappucci, uno dei ciclisti italiani più celebri degli anni ‘90 – quindi, l’amore per le bici mi è sempre appartenuto. Andrea Devicenzi ha fatto delle grandi cose, senza mai abbattersi, dimostrando che si possono realizzare imprese impossibili. In ultimo, Andrea, in bocca al lupo e spacca tutto. Fai vedere a tutto il mondo cosa possiamo fare noi italiani”.
Le parole di Borello hanno evidenziato non solo il suo legame personale con il ciclismo, ma anche l’ammirazione per la determinazione di Andrea nel superare ostacoli apparentemente insormontabili.
La consigliera della Città Metropolitana di Torino, Clara Marta, ha aggiunto: “Grazie a Borello, un imprenditore che sa coniugare il lavoro con le esigenze sociali. Andrea non si è fatto modellare dalla tragedia, ha deciso lui di cosa fare della sua vita. Grazie allo sport, inclusione, un’opportunità nuova. Questa per me oggi è una grande gioia, in un mondo pieno di conflitti, lui ci dimostra che la vita può essere senza discriminazioni”, ha concluso Marta.
Andrea Devicenzi, con la sua consueta umiltà e determinazione, ha ringraziato i presenti e il suo team, sottolineando l’importanza del supporto ricevuto: “Questo record nasce da tantissimi progetti e sacrifici, pedalare per me 24 ore non è una novità. Voglio coinvolgere la mia squadra, io sarò all’interno del velodromo e vi saranno con me altre persone del team a darmi supporto a 360 gradi. Cosa mi ha fatto avvicinare a questo record? Io faccio parte della categoria C2 e questo è un record che non è mai stato tentato prima. Siamo l’unica squadra al mondo che è in grado di affrontarlo. Pedalo dal 2007, e ci son voluti anni per arrivare a questo”. L’atleta paralimpico ha poi condiviso alcune delle sue precedenti imprese, come il viaggio in Perù nel 2016, dove ha percorso 1.200 chilometri in bicicletta da Lima a Cusco e, successivamente, ha camminato per 42 chilometri lungo l’Inca Trail con le sue stampelle, raggiungendo il sito archeologico di Machu Picchu.
Andrea ha spiegato le sfide specifiche di questa nuova impresa: “Questo che affronterò è un record delle 24 ore, andiamo incontro a delle incognite sul velodromo di Palma di Maiorca, un anello di 250 metri. Per raggiungere i 500 km dovrò percorrere l’anello 2.000 volte, che equivalgono a 4.000 giri su un velodromo standard. In pista è diverso dalla strada: più arriviamo preparati e più avremo probabilità di riuscita. Per completare la distanza di 500 km, ci basiamo su una proiezione di 20 ore alla media di 25 km orari, con 4 ore di pause da incastrare strategicamente durante la giornata. Qui è un lavoro mentale molto più intenso: devo mantenere la concentrazione per non annoiarmi. Partiremo alle 17 di sabato 7 giugno per arrivare a domenica 8 giugno sempre alle 17, dove contiamo di festeggiare tutti insieme e aprire una nuova strada per il mondo degli atleti paralimpici”.
Oltre all’obiettivo sportivo, questa sfida avrà una forte finalità sociale. Devicenzi ha ricordato il suo impegno nel sostenere le persone con disabilità: “Con Paolo Del Porto raccoglievamo fondi per tutti quelli come me, diversamente abili. Quando si è ammalato di SLA, purtroppo, è mancato. Ecco perché con la sua famiglia abbiamo fondato l’associazione ‘Dona di Slancio’. L’impresa che affronterò aiuterà anche l’associazione ‘Insieme a Te’, che ha creato un centro a Marina di Ravenna, l’unico in Italia, dove i malati di SLA possono tornare in mare e vivere l’emozione di un bagno”.
Al termine della conferenza, il pubblico ha rivolto domande ad Andrea, soprattutto riguardo alla sua straordinaria capacità di resistere alla fatica e di affrontare sfide sempre più grandi: “Il ciclismo non è solo uno sport: è una scuola di vita. Ti abitua alla fatica, alla concentrazione e alla costanza. Io non lo faccio per dimostrare che sono il migliore, ma per capire perché nessuno ci ha mai provato prima. Cosa rende questa impresa così difficile? Questo mi motiva ogni giorno. Io amo la fatica: quando affronto una salita contando solo sulle mie forze, provo una felicità immensa”
Un docufilm seguirà il percorso di Andrea fino al giorno del record, documentando la preparazione, le strategie e i momenti di difficoltà. La sfida verrà raccontata anche attraverso i social di Andrea (@andreadevicenzipage, @andreadevicenzi) e di Borello Supermercati (@borellosupermercati), oltre al sito ufficiale andreadevicenzi.it, per permettere a tutti di seguire da vicino questa impresa senza precedenti.
Con il supporto del suo team e di chi crede nell’endurance come metafora della vita, questa impresa promette di scrivere una nuova pagina nella storia dello sport.